Nel Regno Unito, ieri si è raggiunta la soglia di 60mila nuovi contagi in sole 24 ore, e il premier Johnson ha annunciato che il  nuovo lockdown deciso per il Paese durerà fino a marzo, e alla sua scadenza le misure di contenimento verranno ridotte gradualmente. Questo dovrebbe facilitare con l'aumentare del numero delle persone vaccinate una progressiva immunizzazione della popolazione ed una riduzione del numero di ricoverati.

Da notare che la variante inglese ormai largamente diffusa in Gran Bretagna, a causa dell'alta contagiosità ha reso praticamente inutili le misure di contenimento finora adottate.


Anche la Germania si prepara a ulteriori misure contro l'emergenza Covid estendendo, dopo che la Merkel ha trovato un accordo con i Laender, il blocco nazionale fino alla fine di gennaio, poiché i casi di contagio da coronavirus continuano ad aumentare.

Il direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Università di Hannover ha però detto che il Paese è entrato in lockdown troppo tardi. Secondo il prof. Tobias Welte, in base a quanto da lui dichiarato a BBC World News, la Germania in precedenza è stata solo "fortunata" nell'affrontare la prima ondata del virus perché il contagio è arrivato più tardi rispetto ai Paesi dell'Europa meridionale.


Anche Israele, da venerdì, entrerà nuovamente in lockdown... per la terza volta dalla scorsa primavera. Secondo  il professor Ran Balicer, che presiede il team di scienziati che supportano il governo israeliano nelle decisioni per contenere il contagio, ha dichiarato che i vaccini, nonostante Israele abbia finora vaccinato il 12% della popolazione,  non riusciranno neanche nei prossimi mesi  a contenere la diffusione del virus.


Intanto, un equipe di scienziati dell'Oms è partita per la Cina per investigare sulle origini del Covid, ma senza aver ottenuto ancora il via libera di Pechino. Il direttore dell'Oms Ghebreyesus si è dichiarato "molto deluso" dal mancato via libera delle autorità cinesi.