Santità,i Vescovi italiani ricordano con gioia l'ottavo anniversario dalla Sua elezione al soglio pontificio.Il nostro augurio si fa riconoscenza per il dono della Sua parola, arricchita da segni e iniziative che orientano il cammino delle nostre Chiese verso una nuova tappa evangelizzatrice.Siamo consapevoli, come Lei ha avuto modo di ricordarci, che «la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro». Con se stessi, con Dio, con gli altri, con gli ultimi.Questo periodo della storia, segnato dalla pandemia e dai suoi effetti, ci ha tolto la bellezza dello stare insieme, ma ci ha ancora più radicati nella convinzione che nessun uomo si salva da solo.Con le nostre comunità, La ringraziamo per averci fatto capire che «abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che nessuno di noi è un'isola, […] che possiamo costruire il futuro solo insieme, senza escludere nessuno».La ringraziamo per averci insegnato, con gesti concreti, che lo scorrere dei giorni ha senso pieno quando è vissuto per gli altri.La ringraziamo per il dono della Sua presenza, affettuosa e paterna, nella vita della nostra Chiesa.Nel porgerLe gli auguri per questo anniversario, Le rinnoviamo la nostra vicinanza operosa e Le assicuriamo la nostra preghiera.

Il messaggio sopra riportato è stato inviato dalla Presidenza della CEI per l'ottavo anniversario dell'elezione al soglio pontificio, avvenuta il Il 13 marzo 2013, a Jorge Mario Bergoglio, divenuto primo papa gesuita e americano e primo papa col nome di Francesco.

Nei suoi otto anni di pontificato, papa Francesco, nonostante l'età, ha compiuto 25 viaggi in Italia e 33 all'estero.

Sono state oltre 340 le udienze generali con 16 cicli di catechesi, più di 450 Angelus e Regina Coeli, quasi 790 omelie a Casa Santa Marta e circa 900 nuovi Santi, inclusi gli 800 martiri di Otranto.

Francesco ha tenuto anche 7 concistori, creando 101 Cardinali (79 elettori e 22 non elettori) e ha indetto diversi Anni speciali, come quelli dedicati alla Vita Consacrata (2015-2016), a San Giuseppe (2020–2021) e alla Famiglia-Amoris Laetitia (2021-2022).

Diverse anche le "Giornate" da lui istituite. Oltre a quelle già citate per il Creato e per i Poveri, si ricordano la Domenica della Parola di Dio e la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebrerà per la prima volta a luglio 2021, in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, i "nonni" di Gesù.

L'agire di Bergoglio come capo della chiesa di Roma, a ben guardare, è stato "complessivo". Da Papa non si è occupato solo di questioni di carattere teologico, tra l'altro accompagnate sempre o quasi dalla loro ricaduta sugli aspetti sociali ed economici, cioè sulla vita reale delle persone, ma anche di questioni di carattere pratico relative alla gestione dello Stato Vaticano, come ad esempio quella della riorganizzazione dell'IOR.

E che dire poi delle questioni in precedenza irrisolte o parzialmente risolte come quella degli abusi sui minori da parte di preti e religiosi. Anche in quel caso Bergoglio ha affrontato il problema cercando di indicare una via per il futuro, in modo che la Chiesa non possa più macchiarsi di tali colpe, anche facendo finta di non accorgersene.

Ma forse è la persistente tenacia con cui ha cercato di mettere in pratica l'ecumenismo del Vaticano II la caratteristica che più di altre ha segnato finora l'agire di papa Francesco.

Tutto questo, però, si è risolto in un venir meno di poteri e privilegi per quella parte di clero che in precedenza aveva prosperato grazie all'ignavia dei papi che per distrazione, disinteresse o convenienza avevano trasformato il Vaticano in una specie di suk e che adesso, in nome di una teologia che non ha riscontro nei Vangeli, cercano disperatamente di recuperare quanto perdutoo cercando di far passare papa Francesco come l'Anticristo. In fondo, nulla di nuovo, se ci ricordiamo di Dostoevskij e della leggenda da lui narrata ne I Fratelli Karamazov, dove il Grande Inquisitore faceva mettere in carcere Gesù.