Umiliazione, vergogna, disfatta sono stati i termini più utilizzati, mentre per quanto riguarda i verbi sono stati seppellire, sotterrare, sommergere quelli più usati per descrivere il risultato del quarto di finale di Champions League in conseguenza del quale il Bayern Monaco ha eliminato dal torneo il Barcellona per 8-2!

Vittoria e sconfitta sono le motivazioni che rendono interessante qualsiasi attività sportiva. Pertanto, perdere non è certo una colpa... anche nel calcio. Il problema, però, è "come" perdere. Se il risultato è così netto, non può non essere eclatante. Ma se un risultato così netto vede protagonista, in negativo, una squadra come il Barcellona il cui monte ingaggi è di centinaia di milioni di euro, inevitabilmente anche la descrizione della sconfitta non può non essere essa stessa... iperbolica.


Già alla fine del primo tempo il Bayer conduceva per 4-1. Al vantaggio di Müller, dopo pochi minuti aveva risposto lo stesso Bayern con Alaba che ha insaccato nella propria porta la rete del momentaneo pareggio del Barcellona. Poi, Perisic, Gnabry e di nuovo Müller hanno ristabilito le distanze.

Nella ripresa, al 57' è arrivato un bel gol di Suarez ad accendere le speranze di rimonta della squadra catalana, ma è stato un fuoco di paglia. Dopo sei minuti Kimmich e successivamente Lewandowski e Coutinho (in prestito al Bayern ma di proprietà del Barcellona, autore di due gol nei minuti finali) hanno siglato per il Bayern le altre quattro reti del secondo tempo.

La partita si è chiusa al 63' con il gol di Kimmich - propiziato dal canadese Davies che si bevuto quattro difensori, compreso Piqué  - con i catalani che si sono arresi, demoralizzati, in attesa del fischio finale. Il guaio per loro è che il Bayern ha continuato a giocare come se di fronte avesse ancora un avversario e così si spiega per metà il risultato della partita. 

Il resto della spiegazione è altrettanto semplice. I giocatori tedeschi correvano il doppio rispetto ai giocatori del Barcellona che venivano raddoppiati, triplicati, quadruplicati in ogni parte del campo. Sì, si può anche parlare di organizzazione di gioco e quant'altro... ma per metterla in pratica, prima di tutto, è necessario correre. I catalani non correvano, non si smarcavano, attendevano che la palla fosse servita loro nella mattonella in cui si trovavano e, per questo, hanno perso.


La stampa catalana, non poteva essere altrimenti, è quella che ha descritto più duramente la sconfitta del Barcellona:

L'umiliazione è stata enorme. Ci vorrà moltissimo tempo prima di cancellare una simile vergogna. Dei campioni non strisciano in questo modo. Che punizione! Quanto fa male! Lisbona è il capitolo forse più buio della storia del Barcellona. È il quarto anno consecutivo che la squadra perde in maniera incredibile. PSG, Juventus, Roma, Liverpool sono state le avvisaglie che negli anni scorsi hanno dato chiari segnali che qualcosa doveva cambiare... ma non vi è stato alcun cambiamento. Il Bayern ha smascherato la realtà attuale del Barcellona... 

Una realtà a cui non potrà esser posto rimedio che con una rifondazione dell'intera squadra, ma con il rischio però di sbagliare e anche di brutto. Chi farà parte del nuovo Barcellona? Messi ci sarà ancora? Potrà valere la pena trattenerlo? La stessa domanda vale anche per altri "senatori" della squadra. Inoltre, per rivoluzionare una squadra come il Barcellona ci vogliono moltissimi soldi che, in questo momento, il Barcellona non ha. Un bel rebus da risolvere, non c'è che dire.


Per quanto riguarda il Bayern, invece, stasera saprà il nome dell'avversario che dovrà affrontare in semifinale tra Manchester City e Lione. 

Il City, finora, non ha avuto alcun tipo di problema nel torneo: si è qualificato primo nel Gruppo C senza mai essere battuto e poi ha passato gli ottavi sconfiggendo per 4-2 il Real Madrid. Il Lione ha eliminato la Juventus agli ottavi, mettendo in mostra una buona tecnica e una disciplina tattica che con frequenti cambi di gioco ha spesso mandato a vuoto ed infine stancato i bianconeri. Sarà una tattica che Garcia potrà ripetere anche con il City? Possibile, ma è difficile pensare che possa avere un senso, dato che gli inglesi basano il loro gioco sulla corsa, sulla velocità e sulla tecnica. 

Unica nota negativa per il Manchester City è l'assenza per infortunio di Aguero, mentre per il Lione alcuni giocatori sono acciaccati, (Denayer, Cornet, Tete , Aouar), ma non ne è escluso a priori l'impiego, anche a partita in corso.