Nella trattativa sul prezzo del latte che è ripresa questo venerdì, dopo un giorno di ritardo dovuto a motivi tecnici, al tavolo convocato presso la Prefettura a Sassari sotto la mediazione del prefetto Giuseppe Marani, si è raggiunto un accordo tra pastori e industriali. 

I pastori erano fermi nella richiesta di 80 centesimi al litro, come acconto per il 2019, mentre gli industriali avevano dichiarato di non essere disposti a salire sopra i 72 centesimi.

Inoltre, ieri, il Governo aveva stanziato 24 milioni di euro per sostenere la filiera lattiero-casearia della Sardegna.

Quest'oggi si è trovata l'intesa sul prezzo di 74 centesimi al litro, con l'impegno di rivederlo a novembre e un conguaglio da definire in base al prezzo di mercato del pecorino romano.

Al vertice in Prefettura a Sassari erano presenti i rappresentanti dei pastori, le aziende di trasformazione, i rappresentanti del governo, quelli della Regione Sardegna e quelli delle associazioni di categoria.

Questa la dichiarazione del ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio: «Dopo l'approvazione del decreto legge in Cdm per la crisi del settore lattiero caseario e ovi-caprino, oggi un'ottima notizia dal tavolo del Latte che si è appena concluso a Sassari.

È stato finalmente trovato l'accordo sul prezzo del Latte tra pastori e trasformatori a 74 centesimi, con l'impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano.

È la dimostrazione che quando ci si siede a un tavolo con spirito costruttivo si raggiungono importanti traguardi. Posso assicurare che quello di oggi è solo l'inizio.

Andiamo avanti e ci mettiamo a disposizione, lavorando in modo serio sull'organizzazione dell'intera filiera e il rilancio del settore come ho sempre promesso».