Orrore ad Arezzo, dove il pm Julia Maggiore ha disposto il fermo di un marocchino irregolare in seguito alla denuncia di una ragazza di 30 anni, alla quale lui aveva rubato la bicicletta.
Il punto, però, è che dopo il furto la giovane ha inseguito l'extracomunitario che, non pago del danno arrecato, dopo essere stato raggiunto, ha pensato bene di violentarla. L'episodio è accaduto giovedì sera, ma è stato reso pubblico soltanto nelle ultime ore, mentre la denuncia ai carabinieri era stata presentata il giorno successivo. La trentenne, in ospedale, è stata sottoposta alle cure e i medici hanno confermato la violenza. È stata lei stessa a fornire ai militari i dettagli necessari alla cattura del marocchino, avvenuta sabato scorso.
Una donna viene violentata... non è il colore della pelle a dover essere messo sotto accusa, ma la furia degli uomini... disumana, che scatta all'improvviso.
È frutto di una cultura che vede la donna come un oggetto, sottomessa ai desideri e alle volontà dell'uomo.
Questa cultura becera ha fatto piccoli passi in avanti, come dimostrano "alcune" donne manager, o come accade in Spagna dove il governo è composto per la maggior parte da "ministre"...
Eppure, sui social, si possono leggere anche post di questo tenore:
Da Twitter: Oggi in classe è arrivata una supplente a parlarci del fatto che lo stupro è colpa del modo di vestire della donna e che se un professore rimane invaghito e provocato da noi studentesse che ci vestiamo così scostumate è una cosa normale.
Professori di questo genere vanno espulsi dalle scuole, perché non sono in grado di insegnare nulla ai nostri ragazzi, fanno crescere uomini frustati e donne paurose.
Educano una classe dirigente con metodi di giudizio fermi all'età della pietra... l’abito non dà diritto allo stupro!
Chi mette le mani addosso a una donna non è per il modo in cui quella veste, ma perché è guidato da una totale assenza di cultura che gli fa ritenere, da animale non razionale, che la sua presunta superiorità fisica debba potergli consentire qualsiasi tipo di diritto.