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News calcistiche del 10 Ottobre 2024


Carnevali a Sportiva: “Berardi via a gennaio? Intanto va recuperato”

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva.

Fra i tanti temi toccati, il dirigente dei neroverdi ha parlato anche di Domenico Berardi, tornato in campo nell’ultimo turno con il Cittadella dopo una lunga assenza per infortunio: “Direi che il recupero è quasi completo, già sabato scorso contro il Cittadella è entrato nella ripresa, per cui deve recuperare la condizione. Ci vuole tempo dopo l’infortunio ma ha fatto passi da gigante, siamo molto fiduciosi, e soprattutto c’è un grandissimo entusiasmo del ragazzo per rientrare e per aiutare la nostra società a fare bene”.

Direttore, dopo tanti anni nel calcio più importante come è stato l’impatto con la serie B?Ci siamo calati velocemente perché non possiamo perdere tanto tempo. Dopo 11 anni consecutivi di A la B è più complicata ma siamo partiti con la voglia e la volontà di fare un campionato di alto livello. Vediamo le difficoltà di partita in partita ma è un campionato affascinante, c’è entusiasmo quando vai in questi stadi anche dove trovi squadre che fanno il campionato da tanti anni, c’è grande attaccamento, ma noi abbiamo già ottenuto dei buoni risultati in campo, abbiamo un allenatore di qualità come Fabio Grosso che ha già conoscenza del campionato, e poi abbiamo una proprietà, la famiglia Squinzi, che è partita con la voglia di dimenticare la passata stagione che è stata un’annata storta”.

È stato un mercato diverso per voi quest’anno?
“I conti si fanno alla fine ma siamo contenti. Abbiamo cambiato, abbiamo cambiato nei ruoli dirigenziali, c’è Francesco Palmieri che è il nuovo direttore sportivo. Abbiamo fatto tante cessioni anche quest’anno, abbiamo tenuto tanti giocatori importanti e volevamo tenere Doig, Thorstvedt, Laurienté sebbene ci fossero richieste da squadre europee di un certo tipo e loro insieme ad altri giovani, con tanti italiani, cercheremo di portare a casa un risultato che deve essere quello di ritornare in Serie A nel più breve tempo possibile”.

C’è un patto con Berardi per il futuro?
“Domenico è un ragazzo speciale, è un campione anche sotto l’aspetto umano è straordinario. Io sono a Sassuolo da 12 anni e di richieste ne abbiamo avute tante e poi assieme abbiamo sempre cercato di capire la soluzione migliore. Ci lega un rapporto speciale. Oggi la cosa che ci sta più a cuore è il suo recupero, quando è tornato in campo ci sono venuti i brividi, poi come è capitato spesso ci devono essere le giuste condizioni: la volontà del ragazzo, della società, ma non ci sono mai state grandi difficoltà. Lui deve recuperare bene e siamo convinti che ci saranno delle opportunità per entrambi”.

Firmerebbe a fine anno per avere il Sassuolo in A e Berardi via?
“Al Sassuolo in Serie A la metterei subito, per Berardi sarebbe bello continuare il cammino insieme. Guardo anche la Nazionale dove ci sono Frattesi, Pellegrini, Raspadori, che arrivano dal Sassuolo e ti riempie di gioia, peccato che non c’è Berardi ma tornerà presto anche in Nazionale”.

Berardi via a gennaio?
“In questo momento non è un mio pensiero, quello principale è vedere Domenico in campo e che stia bene e vedere il Sassuolo in A nel minor tempo possibile. In B non basta avere solo una squadra forte e dobbiamo fare attenzione. Qualsiasi cosa succeda a gennaio ma anche tra due ore dobbiamo drizzare le antenne e prestare attenzione a tutto”.

 
Inchiesta curve, Spalletti: “Inzaghi-ultrà? Sorpreso, mai vissuto certe cose e so riattaccare. Se chi chiama non lo conosci…”

Spalletti dice la sua sull’inchiesta curve che ha travolto gli ultrà di Inter e Milan e chiamato in causa anche Simone Inzaghi. Nel corso di un’intervista rilasciata a Rai Sport, il ct della Nazionale ha mandato un chiaro messaggio al tecnico nerazzurro, una tirata d’orecchie per prevenire il ripetersi di certe situazioni: “Uno ti telefona, non lo conosci, non hai mai avuto a che fare con lui, penso sia difficile poterci scambiare parole. Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, ma poi so riattaccare”.

E lui, passato da Milano sponda Inter e con un passato in piazze caldissime come Napoli e Roma, una situazione del genere pare non l’abbia mai vissuta: “Posso dire che non ho mai vissuto situazioni come quelle di Simone Inzaghi, né a Milano né in altri momenti della mia carriera. Mai successo che qualcuno mi abbia chiamato per queste cose, è una novità che mi ha sorpreso. Perché poi non so quali siano stati i rapporti precedenti”.

Una risposta, quella di Spalletti, alle parole dell’allenatore dell’Inter che sentito dagli investigatori della Squadra mobile milanese, nell’inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha ammesso di aver parlato al telefono con Ferdico e di aver avuto rapporti di interlocuzione con i capi curva, che parlavano con tutti, sia con l’allenatore che con la dirigenza. Dialoghi che, ha spiegato Inzaghi, rientravano nelle note dinamiche del rapporto tra i supporter del tifo organizzato e la squadra. L’allenatore dell’Inter, parlando con i pm, ha precisato però che per quei dialoghi lui non ha manifestato alcun timore, alcuna paura, che non si è sentito mai minacciato dal capo ultrà e dalle sue richieste.


Gudmundsson, fine del calvario. Assolto dall’accusa di cattiva condotta sessuale

Albert Gudmundsson ha vinto il primo round contro l’accusa di ‘cattiva condotta sessuale’ in seguito alla denuncia di una donna del suo Paese per un episodio risalente all’estate 2023, in cui la ragazza sosteneva di essere stata palpeggiata contro la propria volontà. Il Tribunale di Reykjavik si è pronunciato nella giornata di giovedì, assolvendo l’attaccante della Fiorentina. Ora la controparte avrà tempo fino all’8 novembre per presentare appello. Il verdetto definitivo è previsto entro giugno 2025.

La Procura, nel 2023, aveva già archiviato la posizione di Gudmundsson. Nel maggio del 2024 è però arrivato il ricorso dei legali della ragazza che ha, praticamente, riaperto l’udienza e ha portato al rinvio a giudizio del giocatore. A metà settembre Gudmundsson era così tornato in Islanda per testimoniare, dichiarandosi ancora una volta innocente.


Juventus, il report medico su Koopmeiners

Teun Koopmeiners, a seguito del persistere della sintomatologia dolorosa accusato al termine del primo tempo della partita contro il Cagliari, è stato sottoposto questa mattina, 10 ottobre 2024, ad esami diagnostici presso il J|medical che hanno evidenziato la presenza di frattura lievemente scomposta della seconda costa anteriore destra. Il giocatore sarà sottoposto alle terapie del caso e la ripresa sarà valutata in base alla sintomatologia.


Kvaratskhelia esalta Conte: “E’ uno dei migliori al Mondo”

“Negli ultimi mesi abbiamo dimostrato che la Georgia può dare tanto. Faremo di tutto per realizzare il nostro sogno di giocare il Mondiale. Crediamo di poterci qualificare e questa è la cosa principale. Abbiamo le competenze e il carattere per trasformare questo sogno in realtà“. Lo dice Khvicha Kvaratskhelia in una lunga intervista al sito della Fifa, in cui spiega anche cosa significhi per lui giocare per la sua Nazionale: “Voglio essere utile al mio Paese. Considerando quello che faccio oggi, credo di poter dire che sto aiutando la Georgia e la Georgia stia aiutando me. Sono immensamente orgoglioso di essere georgiano. Ringrazio Dio di essere nato in Georgia e di essere figlio di questo Paese storico. Farò sempre del mio meglio per rendere orgoglioso il mio Paese, indipendentemente da ciò che accadrà dopo”.

Non poteva mancare un commento sul Napoli capolista in Serie A e sul fatto che Antonio Conte abbia fortemente voluto la conferma di Kvara: “Sono felice di avere l’opportunità di lavorare con Conte – dice Kvaratskhelia -. Altre persone mi avevano detto che era un grande allenatore e sono contento di poterlo sperimentare in prima persona. È uno dei migliori al mondo e con lui cerco di migliorare sia fisicamente che tatticamente. Credo che con il suo aiuto potrò ottenere i risultati desiderati sia a livello di club che a livello internazionale“.   Poi una paragone fra i tifosi del Napoli e quelli georgiani: “La cosa principale che hanno in comune è l’amore per il calcio. Questo sport è speciale per entrambi e per questo non ho avuto problemi ad ambientarmi a Napoli. Sono felice di essere supportato sia da questo club che dalla mia Nazionale”.


Cremonese, ecco Corini dopo Stroppa: obiettivo Serie A

Sei mesi di attesa, di riposo e di aggiornamento sono bastati ad Eugenio Corini. Il tecnico di Bagnolo Mella, chiusa lo scorso aprile la parentesi sulla panchina del Palermo durata per quasi due anni (era entrato in carica nell’agosto 2022), da oggi è tornato a lavoro. A Cremona. Con indosso i colori della Cremonese al posto dell’esonerato Giovanni Stroppa.

Torna, dunque, a lavorare al nord Corini, ma con lo stesso obiettivo perseguito nelle sue 70 panchina al ‘Barbera’: puntare alla Serie A. Un traguardo già raggiunto in carriera e più precisamente al termine della stagione 2018/2019 quando lo scudetto sul petto era quello del Brescia.

La rosa oggi a disposizione è già attrezzata per provare l’assalto, ma come potrà disegnarsi la nuova Cremonese sotto la gestione di Corini? Detto che al momento è difficile ipotizzare se le gerarchie in termini di utilizzo dei giocatori verranno confermate e ribaltate, è possibile immaginare i grigiorossi ‘disegnati’ in campo con il 4-3-3 o con il 4-2-3-1.

Autore Alessandro Lugli
Categoria Sport
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