"Woman, Peace and Security": è l'importante Risoluzione 1325 dellONU, che ieri è stata ricordata dai militari del contingente italiano dispiegato a Shama in Libano in occasione dell'8 marzo. La missione italiana in Libano è attualmente a guida Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli", che ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, dove sono operativi 3800 Caschi BLU di 1616 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani. Il compito dei militari italiani é quello di garantire la stabilità a ridosso della Blue Line, ovvero la linea di demarcazione con Israele, forniscono inoltre supporto alla popolazione formazione alle Forze di Sicurezza libanesi.
Il Tenente Sara Turato, Gender Advisor (Consulente di Genere) del Contingente Italiano, su mandato del Comandante del Sector West di UNIFIL, il Generale di Brigata Massimiliano Stecca, ha riunito una rappresentanza del personale femminile delle unità costituenti l'intero Contingente, per sottolineare l'importanza che in ambito ONU ed internazionale ha avuto e tuttora ha la risoluzione 1325. L'ONU infatti, con questa risoluzione, auspica una maggiore partecipazione e rappresentanza delle donne a tutti i livelli del processo decisionale assieme ad una prospettiva di genere indispensabile nei processi postbellici e nelle operazioni di sostegno alla pace.
Il personale femminile del Contingente italiano in Libano, rappresenta il 5% della forza complessiva, ricopre incarichi di comando e di responsabilità in ogni settore, e fornisce inoltre un supporto fondamentale nei rapporti con le realtà femminili del Libano del Sud, soprattutto nell'ambito scolastico, sanitario e della piccola imprenditoria. Il Comando di UNIFIL e anche tutte le unità straniere del Sector West hanno voluto ricordare il ruolo delle donne nelle attività di peacekeeping, un ruolo davvero di primo piano anche nella Terra dei Cedri. (lasottilelinearossa.over-blog.it)