Bennu, questo il nome dell'asteroide di circa 500 metri di diametro, obbiettivo della missione Nasa denominata OSIRIS-REx (Origins Spectral Interpretation Resource Identification Security), che ha preso il via l'8 settembre 2016 con il lancio della navicella Regolith Explorer.

In questi giorni, l'explorer della Nasa, si è avvicinato a 19 chilometri dall'asteroide a forma di diamante, distante dalla Terra 122 milioni di km, proseguendo poi la sua marcia che gli consentirà di raggiungerne l'orbita entro il 31 dicembre. Nessun veicolo spaziale prima d'ora aveva mai orbitato intorno ad un corpo celeste così piccolo.

La navicella non toccherà il suolo dell'asteroide, ma vi si avvicinerà di quel tanto da consentire ad un braccio robotico lungo 3 metri di raccogliere, tramite aspirazione, circa 60 grammi di campioni dalla superficie.

Ricco di carbonio, Bennu potrebbe contenere prove risalenti all'inizio del nostro sistema solare, 4,5 miliardi di anni fa. Il contenitore con i campioni raccolti si staccherà dalla navicella per poi ritornare verso la Terra, che dovrebbe raggiungere nel 2021.