Roger Torrent, alle 10 di martedì, ha comunicato di aver deciso di "rinviare" la sessione, prevista nel pomeriggio, del Parlamento catalano in attesa di conoscere il pronunciamento sul ricorso relativo alla decisione presa sabato dalla Corte costituzionale per impedire la proposta di candidatura alla presidenza della Generalitat a Carles Puigdemont, nel caso non fosse avvenuta tramite la sua presenza in Aula.

Torrent ha motivato la sua decisione facendo notare che in tal modo il Parlamento catalano fosse rispettose delle istituzioni nazionali. Allo stesso tempo, però, ha voluto sottolineare l'assoluta autonomia dello stesso parlamento e dei suoi deputati, ricordando che Puigdemont è e resterà il candidato proposto alla presidenza, per il semplice motivo che la maggioranza costituita da JxCat ed Erc così ha voluto. E lui, come presidente dell'Assemblea, ha tutte le intenzioni di tener fede a tale indicazione.


Nel primo pomeriggio è arrivata la decisione della Corte costituzionale che, all'unanimità, ha respinto il ricorso presentato da JxCat sulle modalità di presentazione della propria candidatura da parte di Puigdemont, confermando la correttezza di quanto deciso lo scorso sabato.

I partiti indipendentisti CUP e JxCat hanno detto di non essere stati informati da parte di Torrent della decisione di rinviare la sessione prevista nel pomeriggio, invitandolo a riconsiderare quanto stabilito e confermando la loro disponibilità nel caso decidesse di riconvocarla anche oggi stesso. Elsa Artadi, portavoce di JxCat ha dichiarato che Carles Puigdemont è il candidato designato ed ha i voti per essere eletto, ribadendo la disponibilità del suo partito ad effettuarne l'investitura oggi stesso.

Adesso, tutti - compreso il governo di Madrid - sono in attesa di conoscere quali saranno le ultime decisioni di Torrent.