Un motore diesel classe Euro 6 ha emissioni di polveri sottili (PM10) paragonabili a quelle di un'auto a benzina, inferiori dell'85% rispetto a quelle di un Euro 0, e pari a meno di un terzo di un Euro 3. È solo un dato che dimostra, se ce ne fosse bisogno, come il rinnovo del parco auto vada a beneficio della qualità dell'aria.
In realtà le auto circolanti in Lombardia sono in media meno inquinanti del resto d'Italia, ma se ciò avviene non è merito dell'ultima iniziativa della Regione, che nel 2013 aveva introdotto l'esenzione del bollo per tre anni a chi avesse deciso di sostituire la propria auto vecchia con una nuova di ultima generazione. La relazione del comitato paritetico di valutazione delle politiche regionali, presentata in settimana alla commissione bilancio, dimostra che così non è stato.
Il dato è incontestabile: tra il 1° gennaio 2014 e il 30 settembre 2015 sono state riconosciute 4.647 esenzioni, di cui solo 26 per autocarri. Tanti? I veicoli circolanti in Lombardia sono 7,7 milioni di cui 5,9 milioni di autovetture. Di queste, il 17% è nelle categorie più inquinanti. Se per questa misura la Regione aveva previsto una riduzione delle entrate di 12 milioni, il dato reale è stato di 789mila euro.
Secondo la relazione hanno contribuito al fallimento del provvedimento diversi fattori, ma soprattutto la rigidità e i troppi vincoli (l'auto vecchia doveva essere rottamata e sostituita con una di prima immatricolazione di ultima generazione).