"E, certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate".

Così papa Francesco dopo il Regina Caeli durante i saluti ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro. 

Una frase a cui è poi seguita una nota della CEI:

La Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, si unisce al “pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”, rivolto oggi (16 aprile) da Papa Francesco dopo la recita del “Regina Caeli”. Non ci possono essere mezzi termini, infatti, per definire i recenti attacchi verso San Giovanni Paolo II.Nella Domenica della Divina Misericordia, istituita nel 2000 da Wojtyla, ricordiamo proprio le Sue parole: “Il messaggio della divina misericordia è così, implicitamente, anche un messaggio sul valore di ogni uomo. Ogni persona è preziosa agli occhi di Dio, per ciascuno Cristo ha dato la sua vita, a tutti il Padre fa dono del suo Spirito e offre l'accesso alla sua intimità” (Omelia, 30 aprile 2000).
Questa la replica di Pietro Orlandi, che in settimana aveva semplicemente reso note al promotore di giustizia vaticano e ai media ciò di cui era venuto a conoscenza:

"È giusto che Papa Francesco abbia difeso Wojtyla dalle accuse fatte attraverso un'audio reso pubblico lo scorso 9 dicembre. Per questo motivo ho deciso di depositare quell'audio al promotore di giustizia Alessandro Diddi , lo scorso 11 Aprile affinché convocasse, Marcello Neroni, autore di queste accuse.Certamente non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no. Diddi ha accolto questa mia richiesta , insieme alle altre, promettendo che avrebbe scavato a fondo ogni questione, compresa questa.Io, tantomeno l'avvocato Sgrò, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere. L'unico nostro intento è quello di dare giustizia a mia sorella Emanuela e arrivare alla Verità qualunque essa sia".

Una precisazione a dir poco superflua... ma in Italia, a partire da certa stampa, non si è in grado di comprendere ciò che in Paesi normali capirebbero anche i bimbi dell'asilo.