Questo martedì, Erdogan e Putin si sono incontrati a Sochi per parlare del nord della Siria. Dopo quella conclusa con gli Usa che sarebbe scaduta nelle prossime ore, Erdogan, stavolta sotto l'egida del leader russo, ha accettato una nuova tregua di 150 ore con l'intento di completare l'evacuazione delle milizie curde da un'area di 30 km all'interno del confine siriano.
Turchia e Russia, inoltre, condurranno pattugliamenti congiunti in territorio siriano, fino a 10 km dal confine turco. Da ricordare che l'area interessata alla tregua è quella tra le città di Tall Abyad e Ras al-Ain.
Secondo dati forniti ieri da Rêdûr Xelîl, responsabile FDS per le relazioni esterne, la Turchia, dalla dichiarazione di tregua del 17 ottobre, ha violato l'accordo per 37 volte, con 10 attacchi aerei e con 27 attacchi da terra. Combattimenti sono stati registrati in varie zone del Rojava anche nelle scorse ore.
Secondo le Nazioni Unite, attualmente almeno 176mila sono le persone in fuga dalle loro abitazioni a causa dell’invasione turca, 80mila di queste sono bambini.