"La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera dell'Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. E' stato ripristinato lo Stato di diritto".
Queste le parole con cui Maurizio Paniz, ex deputato e avvocato che ha rappresentato la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso, ha annunciato all'Ansa l'esito della decisione della Commissione Contenziosa del Senato.

Lo stesso Pianiz ha così riassunto, sempre all'Ansa, le motivazioni della Giunta del Senato:

"La delibera  è stata annullata, perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell'Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria, ma deve essere erga omnes, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l'8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente. Una soddisfazione professionale, ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. E' un risultato che mi ripaga dell'impegno, degli insulti e delle minacce ricevute. Io non ho difeso un privilegio, ma un diritto e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti".

Pronta la risposta di Di Maio, questa volta non dal balcone di Palazzo Chigi, ma dal suo account facebook: "Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli"

Dello stesso avviso  Crimi,  capo politico ad interim del Movimento Cinque Stelle: 

"Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. È uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?"

Nella maggioranza è da registrare lo "sconcerto" del Nazareno: "Il Pd è totalmente contrario alla decisione assunta dalla commissione contenziosa del Senato sui vitalizi".

Anche da parte del principale partito di opposizione, la Lega, si proclama indignazione, accompagnata dall'annuncio di cambiare  la decisione della Commissione Contenziosa del Senato.

In base a quanto riportato nel suo account, registriamo l'indignazione di Salvini, che parla di vergognosa decisione della Commissione del Senato, di cui la Lega non avrebbe responsabilità.

Vediamo, però, da chi è composta la commissione. I membri sono sette in totale, oltre ad altri sei membri suppletivi. Dei sette membri, in base al tipo di materia, ieri erano chiamati a decidere solo cinque di essi: il presidente Giacomo Caliendo, senatore e magistrato di Forza Italia, i senatori della Lega Simone Pillon e Alessandra Riccardi (da pochi giorni passata dai 5 Stelle alla Lega) e i due membri laici nominati dalla presidente del Senato, Casellati di Forza Italia, scelti (come da prassi) tra magistrati a riposo delle supreme magistrature ordinaria e amministrativa, professori ordinari di università in materie giuridiche: Giuseppe Delreno e Riccardo Tomassi.

In pratica, la decisione di ripristinare i vitalizi al Senato è stata presa grazie ad una decisione degli alleati di Salvini! Il presidente Caliendo è un membro politico, ma è difficile non credere che i membri laici scelti dalla Casellati (Forza Italia) non appartengano alla sua area politica.

Quindi, appare alquanto fuori luogo l'indignazione della Lega in relazione all'esito del voto e se questa è l'unità d'intenti all'interno del centrodestra, non è meno confusionaria di quella presente nel centrosinistra.

Come andrà a finire questa storia? Bisognerà attendere, anche se i vitalizi dei senatori sembrano essere come certi amori: non finiscono, fanno solo dei giri immensi e poi ritornano (come cantava il buon Venditti).

Palazzo Madama, intanto, dovrà restituire quanto tagliato a partire da ottobre 2018 – quando il provvedimento fu approvato su pressione del Movimento 5 Stelle – fino ad oggi.

Purtroppo tutto questo fa capire che " il governo di uno stato " presuppone preparazione e conoscenza dei vari passaggi e anche dei vari sotterfugi.

Troppo presto e spesso in modo errato si fanno proclami tipo " vinciamo noi " o qualcuno si affaccia dai  balconi gridando vittoria.   Bisogna evitare di raccontare che si è sistemato tutto come ad esempio dichiarare che " si è abolita la povertà " .

Non voglio dire la parola, da uomo del sud ... ma sembra a volte che ...     "il giocattolo"  , diciamo così ,   è in mano ai bambini.