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La Grande Partenza del Giro d'Italia da Israele è a rischio per un "West" di troppo

La ministra israeliana dello Sport e della Cultura Miri Regev insieme a quello del Turismo Yariv Levin dopo aver passato alla lente d'ingrandimento la presentazione dell'edizione 101 del Giro d'Italia si sono subito infuriati minacciando di ritirare supporto e sponsorizzazione alla corsa che, con la tanto annunciata "Grande partenza" dovrebbe - a questo punto il condizionale è d'obbligo - iniziare da Gerusalemme e sostare in Israele per ben tre giorni.

Che cosa ha fatto andare in bestia i due ministri? Che nell'elenco delle tappe del Giro, la cronometro iniziale sia stata indicata con West Jerusalem - West Jerusalem, città di partenza e arrivo del circuito di 10 km.

Qual è il problema? L'aver fatto precedere, peraltro correttamente, Ovest a Gerusalemme. Come tutto il mondo sa, Gerusalemme è divisa in due parti. La parte Est appartiene ai palestinesi ed è occupata militarmente, come l'intero territorio della Cisgiordania, dall'esercito israeliano da cinquant'anni.


Ma questo, per i due ministri israeliani, non deve essere ricordato e, soprattutto, deve essere taciuto. Quindi, per loro, la tappa avrebbe dovuto essere indicata come Gerusalemme - Gerusalemme, come se la città non fosse politicamente divisa in due e nonostante la tappa percorra un tracciato che attraversa unicamente le strade di Gerusalemme Ovest!

Il quotidiano Israel HaYom, che fa da portavoce al premier Netanyahu, questa mattina ha rilanciato la notizia parlando addirittura di "dramma" e aggiungendo che, stando così le cose, la partenza del Giro da Israele sarebbe a rischio, nonostante l'investimento fatto da Stato e privati per utilizzare anche il Giro d’Italia 2018 per celebrare il 70esimo anniversario della fondazione di Israele nel maggio del 1948.

La convinzione dei due ministri e del giornale che ha riportato la notizia è che gli organizzatori del Giro d'Italia, aggiungendo Ovest a Gerusalemme, avrebbero ceduto alla pressione degli attivisti anti-Israele.

Per il momento nessuna replica è arrivata dagli organizzatori del Giro.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Sport
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