Attenzione all’inganno mediatico sull’obbligo della mascherina all’aperto. Continuiamo a respirare – controcensura informativa
di Gabriele Catozzi
Premessi i dati riportati di seguito:«L’analfabetismo funzionale in Italia rimane a livelli altissimi. Lo confermano i dati più attendibili, quelli dell’indagine Piaac-Ocse del 2019, l’ultima disponibile sulla materia. Secondo la classifica, in Italia circa il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale. Uno dei dati peggiori d’Europa, secondi solo alla Turchia dove il problema chiama in causa il 47% della popolazione».
Cosa significa?«Non si tratta tanto di non saper leggere e scrivere, come si intende normalmente; l’analfabetismo funzionale consiste nell’incapacità di comprendere e usare le informazioni che si incontrano nella vita di tutti i giorni, a causa delle non sufficienti abilità nella lettura e comprensione del testo, e nel calcolo».
I media lo sanno, il governo lo sa e approfittano di tale stato di fatto.
Si evidenzia l’ennesimo tentativo di inganno mediatico divulgato dai media italiani, quando si descrive l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, senza specificare mai il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il testo del recente D.L 24 dicembre 2021, n. 221, all’art. 4 recita quanto segue:
Dispositivi di protezione delle vie respiratorie
1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 31 gennaio 2022, l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche nei luoghi all'aperto, di cui all'articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, trova applicazione anche in zona bianca.”
L’ articolo di riferimento (art. 1 D.P.C.M. 2/03/2021), recita quanto segue:
1. È fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto.
2. Non vi è obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi.”…
3. Non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:
a) i bambini di età inferiore ai sei anni;
b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo;
c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
Inoltre si evidenziano lacune descrittive riguardanti altri aspetti del D.P.C.M. 24/12/2021, nella fattispecie è lecito chiedersi a quale interpretazione faccia riferimento la garanzia di “isolamento continuativo” senza indicazioni metriche: a quanta distanza devo essere per venire considerato isolato? Il legislatore intende isolamento da qualunque virus trasmissibile (all’aperto è sufficiente un metro o poco più), o invece intende isolamento da altri esseri umani in modo generico? Se indosso la maschera sotto il mento, pronto ad alzarla nel caso qualcuno corresse all'improvviso verso di me con fare da untore, sono in regola? Siamo isolati stando a due metri o a cinquanta? Nell’ ipotesi di contravvenzione, chi stabilisce l’illecito se manca l’indicazione nella legge stessa, a suo piacimento il funzionario di polizia?
Queste considerazioni non sono un incitamento a non usare dispositivi di protezione, ma chi ha ancora voglia di respirare all’aperto senza sentirsi un criminale, magari in un parco (ovviamente senza abusarne troppo per non creare malumori nei mascherati ), sappia che può ancora farlo, senza rischio per se e per gli altri e senza infrangere alcun D.P.C.M. (almeno per ora).