Mentre i contagiati da Sars-Cov-2 nel mondo hanno raggiunto oramai quasi i 15milioni, circa un quarto degli oltre 600mila decessi totali si è avuto negli Stati Uniti, dove il numero di morti ha superato i 140mila (dati JHU), con i contagiati che hanno superato i 3,7 milioni... e continuano a crescere.

Il motivo di tutto ciò? La scelta della Casa Bianca dettata da ragioni puramente elettorali e, pertanto propagandistiche, di trasferire la gestione dell'emergenza coronavirus ai singoli Stati dell'Unione. 

Non solo Trump si è così voluto scaricare della responsabilità nella gestione della crisi, ma ha pure incalzato i vari governatori degli Stati perché allentassero le misure di confinamento e riaprissero gli impianti produttivi per far tornare il Paese alla normalità.

Il risultato di è che il virus continua a circolare in tutti gli Usa ad un ritmo più che doppio rispetto alla scorsa primavera, anche se i morti, al momento sono 1.000 ogni 24 ore, invece dei 2.000 di aprile... e questo per Trump rappresenterebbe un successo.

In America, non per i prossimi mesi ma addirittura per le prossime settimane, si sta preparando una sorta di tempesta perfetta, con una parte dei sussidi stanziati dal Congresso che a luglio terminerà, con le piccole aziende che sono state costrette a chiudere nuovamente, con la disoccupazione che sta aumentando, con i college deserti, con le scuole che probabilmente non riapriranno a settembre (per certo quelle pubbliche)... con il Paese che è isolato dal resto della comunità internazionale dato che è il principale focolaio di contagio da Covid.

In un situazione del genere qual è stata l'ultima iniziativa dell'amministrazione Trump? Rifiutare di rifinanziare i test per individuare il coronavirus e sostenere le agenzie sanitarie federali, e questo proprio quando la diffusione del virus in tutto il Paese sembra non volersi arrestare (fonte New York Times).