WASHINGTON - Il dialogo tra Italia, Europa, Stati Uniti può evitare tensioni controproducenti, a beneficio di tutti. MELONI - Presto molta attenzione all'Africa con un approccio peer-to-peer
WASHINGTON - CASA BIANCA - Nell'incontro tra la Premier Meloni e il Presidente Joe Biden molta cordialità ed intesa. Sono molto lieta - così la Premier Meloni a Biden e al suo staff dirigenziale - di essere qui oggi, a testimoniare la profonda amicizia che lega gli Stati Uniti e l'Italia. Voglio ringraziare il Presidente Biden per la sua ospitalità. Questa vicinanza si basa su valori e radici culturali comuni. Il nostro legame è stato reso forte dal contributo di milioni di americani di origine italiana e questo significa che l'Italia è parte integrante della grande Nazione americana, e ha contribuito a plasmarne la cultura e l'identità. Anche per questo le nostre relazioni sono storicamente forti, attraversano i governi e restano solide indipendentemente dai colori politici.
Sappiamo chi sono i nostri amici in tempi difficili. Penso che le Nazioni occidentali abbiano dimostrato di poter contare l'una sull'altra molto più di quanto alcuni credessero, soprattutto dopo l'aggressione russa all'Ucraina, perché tutti insieme abbiamo deciso di difendere il diritto internazionale, e sono orgogliosa che, fin dall'inizio, l'Italia abbia fatto la sua parte. Lo abbiamo fatto semplicemente perché sostenere l'Ucraina significa difendere la coesistenza pacifica di popoli e Stati in tutto il mondo. Contrariamente a quanto sostengono alcuni, la resistenza ucraina allontana una guerra mondiale; non la avvicina, come dicono alcuni. Coloro che credono nella pace dovrebbero essere i primi a sostenere la causa ucraina.
E poi l'Italia e gli Stati Uniti hanno importanti interessi comuni anche nel potenziare un commercio globale che sia non solo libero ma anche equo. La concorrenza da parte di altre Nazioni che non soddisfano i nostri standard in termini di protezione dei lavoratori, sicurezza e tutela dell'ambiente mina le nostre aziende e i nostri lavoratori. Il libero scambio senza regole ha dunque mostrato i suoi limiti. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra apertura e protezione delle nostre economie e dei nostri interessi strategici.
In modo analogo, e discuteremo anche di questo, all'interno dell'Occidente dobbiamo lavorare insieme per sostenere i nostri sistemi industriali, favorendo la convergenza sui nostri interessi nazionali. A questo proposito, il dialogo tra noi - tra Italia, Europa, Stati Uniti - può evitare tensioni controproducenti, a beneficio di tutti. Dall’altra parte, dobbiamo anche essere corretti con le Nazioni che sentono di essere state sfruttate per le loro risorse e che oggi mostrano diffidenza nei confronti dell'Occidente. Il Presidente Biden sa che presto molta attenzione all'Africa, al ruolo che possiamo svolgere in questi Paesi che possono aiutarci, costruendo con loro un nuovo rapporto basato su un nuovo approccio, un approccio peer-to-peer (per far recuperare chi è rimasto indietro - ndr), anche per combattere la migrazione illegale e tutti i problemi che dobbiamo affrontare. Sono tutte cose che discuteremo durante la presidenza italiana del G7 l'anno prossimo.
E poi, gli Stati Uniti sono il nostro partner commerciale più importante al di fuori dell'Unione Europea e credo - sono d'accordo con te, Joe - che il nostro partenariato commerciale sia molto alto, ma non c'è motivo per cui non possiamo migliorarlo.
Quindi, grazie mille per averci ospitato e grazie per il vostro tempo.