Non si può togliere per aumentare
Voglio sottoporre alla vostra attenzione qualche ipotesi, a volte anche un po’ sciocche, poi ne parliamo un attimo.
1) Sono il coach di una squadra di centometristi che non mi porta i risultati desiderati, non necessariamente per “colpa” degli atleti.
Cosa potrei fare per migliorare i risultati?
Certamente non posso chiedere agli atleti di farsi togliere una parte dei muscoli delle gambe o di produrre “ventosità” mentre corrono.
2) Sono il Generale di un’armata e sto perdendo la guerra, non necessariamente per “colpa” dei miei soldati.
Cosa posso fare per cercare di ribaltare le sorti del conflitto?
Certamente non posso razionare l’armamento o diminuire la razione alimentare giornaliera dei miei soldati.
3) Sono il Ceo di un’azienda che non va molto bene, non necessariamente per “colpa” dei miei operai.
Cosa posso fare per migliorare il conto economico?
Certamente non posso ridurre lo stipendio dei miei dipendenti, soprattutto di quelli che percepiscono una retribuzione di base per la sussistenza.
4) Sono il Re di un determinato paese che ha problemi di denaro, non necessariamente per “colpa” dei miei sudditi.
Cosa posso fare per aumentare le entrate del mio regno?
Certamente non posso aumentare all’infinito i tributi richiesti al mio popolo privandolo del minimo indispensabile per la sopravvivenza.
5) Sono il Direttore di uno zoo il quale bilancio non quadra, non necessariamente per “colpa” degli animali… (vorrei vedere).
Cosa posso fare per migliorare i conti?
Certamente non posso ridurre l’alimentazione degli ospiti delle gabbie o dare le scimmie in pasto ai leoni.
In alcuni casi gli esempi sono volutamente campati in aria o assurdi, anche se…, ma rendono l’idea.
Non è mai facile prendere delle decisioni, ma si rischia in certi casi di ottenere un effetto positivo e molti altri indesiderati per non dire negativi.
In tutti casi come sopra ho sempre escluso l’ipotesi di una “colpa” dall’immediata controparte, ma a volte non è sempre cosi. Tranne nel caso degli animali ovviamente.
- Dalla parte decisionale occorre saggezza e lungimiranza per esempio.
- Dalle controparti ci vuole tuttavia onesta intellettuale ed etica professionale.
E’ un equilibrio molto sottile e infinitamente difficile da raggiungere, a maggior ragione da mantenere nel tempo.
Ma l’unica certezza è che la strada più immediata, ossia il taglio, non sarà mai una soluzione idonea per aumentare (o migliorare).
Questo vale in numerosi contesti.
Magari mi sbaglio.
Tuttavia, se fossi un Ceo o un Re vorrei aver ottenuto la fiducia e il rispetto dei miei operai o dei miei sudditi.
Allo stesso modo, se fossi un Generale che deve andare in guerra, preferirei poter contrare su dei soldati motivati.
Gengis Khān aveva adottato un principio di meritocrazia basato sulla capacità e sulla fedeltà per scegliere i suoi ufficiali. L’appartenenza alla nobiltà non veniva presa in considerazione. Gengis Khān riuscì cosi a realizzare il più vasto impero della storia.
Napoleone era solito motivare i suoi soldati i quali si fidavano ciecamente di lui ed erano disposti a qualsiasi sacrificio. Napoleone, definito come “il più grande stratega della storia” o "l'incomparabile maestro dell'arte della guerra", è riuscito a conquistare un vasto impero.
A disposizione...