Esteri

Patrushev: l'incursione ucraina a Kursk pianificata con l'aiuto della NATO e dei servizi occidentali

Nikolai Platonovich Patrushev è uno dei più stretti collaboratori di Vladimir Putin, suo assistente personale dopo le ultime presidenziali.

Secondo quanto da lui dichiarato nelle scorse ore, l'incursione dell'Ucraina nella regione di confine russa di Kursk sarebbe stata pianificata con la partecipazione della NATO e dei servizi occidentali:

"È stato l'Occidente a portare al potere la giunta criminale  in Ucraina. I paesi della NATO hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire loro dati di intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti", ha dichiarato Patrushev in un'intervista al quotidiano Izvestia . "L'operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della NATO e dei servizi occidentali"."Questa iniziativa criminale è stata sollecitata dalla consapevolezza da parte del regime neonazista di Kiev del suo imminente crollo", ha poi aggiunto il Patrushev, che non crede alle affermazioni del Dipartimento di Stato americano secondo cui non avrebbe avuto parte nella vicenda."È comune per gli Stati Uniti dire una cosa e fare esattamente l'opposto. Senza la loro partecipazione e il loro appoggio diretto, Kiev non avrebbe mai osato mettere piede sul territorio russo", ha concluso Patrushev.

L'esercito ucraino ha invaso la regione di Kursk il 6 agosto. Secondo il Ministero della Difesa russo, nell'operazione Kiev avrebbe perso finora almeno 2.640 soldati, 37 carri armati, 32 veicoli corazzati per il trasporto di truppe dopo aver deciso di attraversare il confine dell'oblast.

Secondo quanto dichiarato alla CNN da John Kirby, consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, la Russia ha deciso di trasferire un numero imprecisato di truppe, brigate da almeno 1.000 uomini, nella regione di Kursk.

Kirby ha aggiunto che tale decisione di Mosca non ha però interrotto le operazioni in corso da parte dell'esercito russo nei territori occupati dell'Ucraina. Secondo una fonte, la Russia sembrerebbe voler rafforzare le difese di Kursk soprattutto con reclute non addestrate provenienti da altre regioni del Paese.

Autore Marco Cantone
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