"Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è andato al G7 e ha fatto quello che tutti gli italiani aspettavano da anni: ha portato la loro voce e i loro bisogni al tavolo dei leader mondiali con fermezza e autorevolezza.

Ha detto che gli italiani sono insoddisfatti delle politiche europee che riguardano l'immigrazione e che quando si affrontano temi come le sanzioni alla Russia o i dazi, noi dobbiamo pensare anche ai nostri interessi nazionali: "Io spero di rappresentare l’Italia bella e forte che tutti conosciamo. Sono qui forte di una legittimazione politica molto intensa e ne sono consapevole. Sono il portavoce degli interessi degli italiani". E noi lo ringraziamo per questo. Finalmente all’estero non siamo più rappresentati da gente che fa le corna, urla o gioca con lo smartphone. Finalmente una persona autorevole e misurata che porta i nostri interessi.

Il governo del Cambiamento sta cambiando tutto, anche a livello internazionale. Grazie Presidente Conte!"


Con queste parole, il Movimento 5 Stelle ha riassunto la presenza del premier Conte al G7 in Canada. Rapportato ad oggi, questo è più o meno lo stile delle parole che, ad esempio, la KCNA utilizzerebbe per descrivere una delle meraviglie realizzate da Kim Jong Un per il suo popolo. Guardando al passato, dovremmo richiamare alla memoria l'Agenzia Stefani o l'Istituto Luce al tempo del regime fascista.

Se dopo neanche una settimana di governo siamo ridotti a questo, viene da tremare a pensare a che cosa dovremo assistere solo tra qualche mese!

Inoltre, i rappresentanti a 5 Stelle del governo del cambiamento, premier in testa, si sono entusiasmati per i complimenti ricevuti dal presidente degli Stati Uniti. Un successo politico.


E Luigino Di Maio, senza neppure rendersi conto dell'insensatezza delle sue parole, domenica, intervistato da Lucia Annunziata, ha detto che l'aver avuto l'appoggio di Trump è un grande successo politico che si tradurrà in enormi benefici per le nostre imprese esportatrici!

La domanda, in casi simili è d'obbligo: ma Di Maio è o ci fa? Trump è in disaccordo con Canada, Giappone ed Europa praticamente su tutto... clima, Iran, Russia e commercio, su cui ha iniziato una guerra sui dazi di cui non si prevede la fine. E l'Italia, che per il governo del cambiamento fa e continuerà a far parte dell'Europa, secondo Di Maio in futuro dovrebbe avere delle relazioni privilegiate con gli Stati Uniti perché Trump si è complimentato con Giuseppe Conte?

A che cosa dobbiamo questo "tipo" di comunicazione? All'inesperienza della gioventù, all'incontinenza di entusiasmo per essere arrivati al governo del Paese o, semplicemente, ad una semplicità che sconfina nel campo della dabbenaggine?

Meglio non saperlo!