L’attivismo degli azionisti rappresenta un grande valore per l’Italia e per le sue aziende negli ultimi anni, secondo quanto dichiarato oggi da Massimo Ferrari, General Manager di Salini Impregilo, oltre che Tim Board Member e Cairo Communication Board Member, durante la Italy Corporate Governance Conference, che si è svolta oggi presso la Borsa Italiana di Milano.
All’evento, cui hanno partecipato tra gli altri Fulvio Conti, Presidente di Telecom Italia, e Joseph Oughourlian, fondatore, portfolio manager e managing partner di Amber Capital, Ferrari ha dichiarato che in Italia esistono già casi di attivismo degli azionisti con valore estremamente positivo per il mercato e per le aziende, e Salini Impregilo ne è la prova. Salini ha infatti completato l'acquisizione di Impregilo costituendo nel 2014 il più grande gruppo italiano nel settore delle infrastrutture, con la prima operazione di proxy fight italiana.
“Le operazioni per il cambio di controllo per il Gruppo RCS Mediagroup e Telecom Italia hanno anch'esse dimostrato quanto il gioco dell'attivismo non sia più solo un gioco statunitense”, ha continuato Massimo Ferrari.
Dall’evento è emerso come gli azionisti attivisti rappresentino sempre più gli stessi interessi dei manager e dei consigli di amministrazione , contribuendo alla costruzione di valore, in particolare in operazioni come le fusioni e le acquisizioni, la creazione di flussi di cassa, l'allocazione di capitale, i tagli di costo ed altre efficienze. Gli azionisti attivisti hanno, inoltre, dato un fondamentale contributo alla Shareholder Rights Directive per migliorare drasticamente il mercato delle azioni per le società quotate in borsa.
Oggi, conclude Ferrari, “dobbiamo domandarci se le pratiche di corporate governance in Italia siano pronte ad accogliere gli azionisti attivisti.