Dopo che Morgan Freeman ha introdotto il tema del rispetto reciproco nel suo intervento alla cerimonia inaugurale del mondiale di calcio allo stadio Al Baytera, l'organizzatore dell'evento, l'italiano Marco Balich, ha mostrato un video che risale a oltre 50 anni fa di una partita di calcio nel deserto in cui si riconosce, tra i giocatori, l'attuale emiro del Qatar. Nello stadio compare la maglia che l'emiro indossava al tempo e su cui lui vi appone sopra una dedica. Poi inizia a parlare...

"Diamo a tutti, qui dal Qatar, il benvenuto alla Coppa del Mondo. Abbiamo lavorato duramente con tanta gente per allestire un torneo di successo. Abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per il bene dell'umanità. Finalmente è arrivato il giorno dell'inaugurazione, il giorno che tutti qui aspettavamo. A partire da oggi e per i prossimi 28 giorni seguiremo e con noi tutto il mondo, la grande festa del calcio, in un ambiente caratterizzato da umana e civile comunicazione. Persone di Paesi e etnie diverse arriveranno in Qatar e tanti altri condivideranno questi momenti davanti agli schermi di tutti i Continenti. È bello che i popoli mettano da parte ciò che divide e celebrino le loro diversità e al tempo stesso ciò che li unisce. Auguro a tutte le squadre di giocare un calcio magnifico, di grande sportività, di vivere un tempo pieno di gioia e di emozioni. Che siano giorni che possano ispirare bontà e speranza. Benvenuti e buona fortuna a tutti". 

Con queste parole Tamim bin Hamad al-Thani ha concluso la cerimonia inaugurale a cui ha fatto seguito la prima partita del torneo, quella tra Qatar e Ecuador, diretta dall'arbitro Orsato, con Irrati al Var.

 L'incontro, senza storia, è finito 2-0 per l'Ecuador. I sudamericani sbloccano subito la gara al 3', con Valencia che insacca su un'uscita a dir poco azzardata del portiere Al Sheeb, ma il Var annulla per fuorigioco.

Al quarto d'ora Orsato assegna il rigore che porta in vantaggio l'Ecuador per un fallo di Al Sheeb, che atterra Valencia lanciato a rete. È lo stesso attaccante del Fenerbahce a trasformare dal dischetto. Ed è ancora Valencia che quindici minuti dopo, con un bellissimo colpo di testa, sigla la rete del definitivo 2-0.

Nell'intervallo qualcuno deve aver avvertito l'Ecuador che non era il caso di esagerare, così i sudamericani "giochicchiano" provando ogni tanto qualche combinazione, ma senza crederci più di tanto. Il Qatar, soprattutto nel finale, riesce ad imbastire qualche azione degna di nota e a pochi minuti dalla fine va pure vicino al gol della bandiera, con la palla che però, seppur di poco, finisce sopra la traversa.

Così, il debutto del Qatar si trasforma nella prima sconfitta di un Paese ospitante nella gara d'esordio del Mondiale.

Un buon inizio, se questo deve essere il mondiale dei record.



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