"Bollette, lavoro, pensioni, tasse, sicurezza, immigrazione. Primi giorni al governo molto positivi, anche secondo molti di voi. Grazie per la fiducia, avanti così!"
Questo è quanto dichiarava ieri, via social, un sorridente Matteo Salvini. Ma è proprio sicuro il ministro dello Sviluppo che per gli italiani ci sia motivo di applaudire i primi provvedimenti del governo post-fascista guidato da Giorgia Meloni?
In base all'aumento relativo alle pensioni sicuramente no, perché più che da rimanere soddisfatti, c'è da rimanere allibiti.
Il governo Draghi, circa un anno, decise di rivalutare le pensioni del 7,3% per fronteggiare l'aumento dei prezzi . Si tratta cioè di una misura anti-inflazione. Il nuovo ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, l'ha confermata.
Come viene applicato l'aumento? Con un criterio di progressività che però non è stato calcolato al meglio, tanto da premiare con pochi euro i redditi medio bassi (tra pensioni minime e pensioni a mille euro, che costituiscono il grosso delle pensioni italiane, gli aumenti vanno da 39 a 62 euro), assegnando invece aumenti più cospicui a chi ha pensioni più alte. Così, chi prende 2.215 euro al mese, l'anno prossimo si vedrà aumentare l'assegno di 129 euro, chi prende 2.838 avrà un aumento di 171 euro.
In generale, qualunque esecutivo dovesse aumentare le pensioni dovrebbe favorire l'aumento più cospicuo a chi prende di meno, dando pochi spiccioli a chi già ha una pensione che consenta di vivere dignitosamente... e non viceversa. In questo caso, il provvedimento licenziato dal governo finisce per essere due volte grottesco, perché l'aumento era stato pensato come misura per combattere l'inflazione e i conseguenti rincari.
La simulazione delle rivalutazioni degli assegni fatta dallo Spi, il sindacato pensionati della Cgil, ci mostra così un governo che regala ai ricchi e toglie ai poveri... senza neppure che siano dei migranti. Insomma, i post-fascisti nel loro intento di far dispetto a qualcuno, stavolta se la sono presa con i pensionati!
Naturalmente, gli italiani che hanno votato gli estremisti di destra alle passate elezioni diranno che non è così e che si tratta di una svista. Il problema, allora, sarebbe anche peggiore, perché, considerando l'enorme svista, ciò significa che a guidare l'Italia ci sarebbero degli incompetenti, anzi... dei veri e propri somari.