I cittadini di Perugia si domandano: “Ma è democrazia questa?"
(Quando tutti parlano del nuovo Governo "Perugia: Social City" parla della politica del proprio Comune)!
Il settorialismo politico con cui la maggioranza del comune, le Commissioni, la Giunta e il Sindaco Andrea Romizi, gestiscono i problemi della città è, quanto meno, discutibile.
Il 59,8% di consensi che la coalizione di centro destra ha avuto nelle scorse elezioni comunali, gli permette, pesantemente condizionati dalla Lega di Salvini (sempre ex Lega nord), di percorrere una strada in solitaria senza neanche prendere in minima considerazione le prospettive dell'opposizione; considerandoli come degli “alieni disturbatori” e non, invece, quello che di fatto sono, espressione di voto ne più ne meno come la maggioranza che li snobba.
C’è comunque, per amor del vero, da sottolineare che l'opposizione, con la sua politica di accentuata staticità e senza i necessari "artigli" per farsi sentire, oltre che per mancanza di una vera volontà di contrapposizione, favorisce, nella stessa maggioranza, una forma autocratica di gestione e, di conseguenza la possibilità di poter intraprendere, nel gestire la città, posizioni per non risolvere minimamente i problemi più importanti e necessari per i cittadini se non rientrano nella loro logica di strategia politica.
Solo chi ha occhi che non vogliono vedere non si può accorgere di come, specialmente ora che hanno di fatto "la gestione assoluta" delle soluzioni che vogliono adottare per i problemi, come gli stessi, vengano strumentalmente affrontati senza la pur minima volontà e capacità di risolverli secondo una volontà ed una logica che soddisfi tutti i perugini; a prescindere dalle tessere politiche.
Specialmente quando si parla di sicurezza urbana e di come i vari personaggi politici che si sono succeduti nel tempo hanno disatteso la consegna datagli dai cittadini, non possiamo fare altro che constatare la palese incapacità di chi li sta gestendo ora, per dargli una significativa svolta che interrompa questa lunga serie di insuccessi.
Come quanto, purtroppo, vediamo ugualmente il totale fallimento nel gestire il verde pubblico, lasciandolo in uno stato impietoso e, nel contempo, strumentalizzando politicamente le poche e dannose azioni condotte su di esso che, non solo non hanno cambiato nulla, ma addirittura peggiorato la situazione dei nostri parchi.
Per quanto poi riguarda l'altro grande problema del servizio raccolta rifiuti urbani per il quale si dichiarano come paladini "risolutori" per gli strumenti messi in atto orgogliosamente definiti la "città compatta" e la raccolta differenziata "porta a porta"; risultati, in definitiva, strumenti che in verità non hanno saputo fare altro che insozzare ancora più le strade urbane di quello che erano prima (e far lievitare per le tasche dei perugini la TARI che risulta la terza più cara d'Italia).
Declamando tale tipo di servizio come il peggiore possibile, resta solo una cosa che è necessario fare: denunciare ancora più in modo incisivo come Associazione e soprattutto come cittadini, cercando con forza una partecipazione negata, questa pericolosa carente politica dei nostri amministratori comunali pro tempore e nel medesimo tempo rammentargli che siamo noi a subire, senza la pur minima possibilità di far sentire la nostra voce per le scelte da mettere in atto onde sanare questi grandi e fondamentali problemi che direttamente ci riguardano.
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)