In vista della conferenza di pace in Svizzera, Stoltenberg invita i Paesi NATO a dare il via libera a Kiev per utilizzare le loro armi anche in territorio russo
"Sono lieto di annunciare che il vertice NATO del 2025 si terrà presso il Forum mondiale dell’Aia dal 24 al 26 giugno 2025. Siamo grati ai Paesi Bassi per aver accettato di ospitare questo incontro per la prima volta. I Paesi Bassi sono un membro fondatore della NATO e forniscono un contributo fondamentale alla deterrenza e alla difesa dell’Alleanza. Al nostro vertice, i leader prenderanno decisioni per continuare ad adattare e rafforzare la nostra Alleanza per un ambiente di sicurezza in rapida evoluzione. Insieme siamo più forti e più sicuri nella NATO".
Ma quella sopra riportata non è l'unica dichiarazione fatta nelle ultime ore dal Segretario generale della NATO. Infatti, Jens Stoltenberg, ha rilasciato anche un'intervista al settimanale Economist in cui ha affermato:
"È arrivato il momento per gli alleati di valutare se debbano revocare alcune delle restrizioni poste sull’uso di armamenti donati all'Ucraina. Soprattutto ora che si sta combattendo molto a Kharkiv, vicino al confine. Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi in territorio russo rende al Paese molto difficile difendersi".
E allora?
Qualcuno crede che Stoltenberg rilasci tali dichiarazioni per proprio conto? La NATO è la più grande portaerei statunitense in Europa, un asset che l'impero americano ritiene utile mantenere (oltretutto con costi ridotti) per imporre la propria egemonia militare, politica e economica nell'area a ridosso della Russia, del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale.
Pertanto il segretario generale della NATO non può che essere un fedele servitore degli interessi di Washington e ogni sua dichiarazione va letta senza dimenticare tale evidenza.
Quindi, le parole pronunciate da Stoltenberg sono da considerarsi un invito di Biden ai Paesi europei nell'ufficializzare ciò che Zelensky sta già facendo da tempo. E allora perché tale invito? Per togliere qualsiasi tipo di cautela finora messa in atto da Kiev.
Sull'agenzia Tass, è possibile leggere la risposta di Mosca con la dichiarazione via social della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova:
"Gli invitati alla presunta conferenza di pace in Svizzera dovrebbero essere consapevoli della richiesta del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg di eliminare le restrizioni sulle armi usate negli attacchi dell'Ucraina contro la Russia. ... È utile che tutti gli invitati alla presunta conferenza di pace in Svizzera lo sappiano".
Effettivamente, organizzare un conferenza di pace (15 e 16 giugno a Burgenstock), annunciando nuove strategie per allargare il conflitto è alquanto assurdo.