“Si è scatenata in queste ore una campagna di aggressione mediatica pseudogiornalistica contro di noi alla vigilia di una campagna elettorale delicata.

Una operazione camorristica e squadristica nei nostri confronti che parte dal tema della gestione dei rifiuti. Questa operazione è la migliore conferma che nella regione Campania stiamo buttando fuori la Camorra e tutti lgi interessi oscuri che si sono nascosti dietro la gestione del ciclo di rifiuti.

Due anni fa la regione Campania ha stipulato un protocollo protocollo di legalità con l'Autorità Anticorruzione per le gare realizzate alla gestione dei rifiuti e delle acque. ... Un esempio nazionale di correttezza e di trasparenza.

Il senso di questa ignobile operazione di aggressione nei nostri confronti è esattamente questo: la Camorra la stiamo cacciando dalla Campania, per la prima volta in relazione ai rifiuti e questa è la risposta che abbiamo ottenuto.

Una campagna che è una vergogna nazionale. Ma quale giornalismo? Viene ingaggiato un camorrista, uno che si presenta mascherato. Viene ingaggiato un signore che va a fare un’intervista a mio figlio e parla solo lui di cose che non c’entrano niente, cerca di tirare in ballo la Regione, le ecoballe e le gare. E l'interlocutore che sta lì sconcertato ad ascoltare questo signore. È una cosa vergognosa... ci dovremmo vergognare in Italia per il fatto che ci sia spazio per operazioni di vero squadrismo. ...



A che punto è ridotta la democrazia italiana! Siamo arrivati al punto che una persona perbene deve vivere nella paura. Ti può arrivare in casa un camorrista di sabotaggi, che nasconde una telecamera, che viene a fare una operazione di violenza privata, che parla solo lui ... per cercare di con fondere le acque. ...

La gente normale se ne scappa dalle istituzioni e dalla vita pubblica per questo sistema di aggressione mediatica continua al quale fai fatica a rispondere in tempi brevi quando ai tremila titoli che sono totalmente diffamatori. ...

Stiamo vivendo una resistenza in Campania. Ci sentiamo partigiani in difesa dei valori di dignità e libertà umana. Sono anni che va avanti una vita pubblica fatta di calpestamento della dignità delle persone, di distruzione della vita delle persone, senza che ci sia una reazione adeguata. Su questo piano l’Italia arriva davvero alla barbarie, alla barbarie.

Le parole sopra riportate sono una parte di quelle che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha pronunciato in un video di una decina di minuti pubblicato sul suo profilo facebook, per discolpare il suo secondogenito dimessosi dalla carica di assessore al bilancio del comune di Salerno in seguito all'inchiesta per corruzione che lo vede indagato.

Tutto è partito da un'iniziativa di una testata online, Fanpage.it, che ha gettato delle esche ai politici campani in relazione alla necessità di un fantomatico imprenditore del nord di smaltire una montagna di rifiuti nella regione.

Tra i politici che hanno "abboccato" anche il figlio di De Luca, la cui "competenza istituzionale" in materia di rifiuti era pressoché pari a zero. Su questo aspetto, De Luca ha pensato di non dire niente.

In compenso, De Luca ha chiuso il suo intervento facendo allusioni a colo che hanno realizzato il servizio giornalistico, accusati di aver "fatto una operazione camorristica e squadrista. Chi sono? Chi li manda? Chi li paga?" E la sua invettiva, ovviamente, ha incluso anche le opposizioni - ma non i partiti di centrodestra - con strali che hanno accomunato "le" 5 Stelle (così ha detto) e Pietro Grasso!