Mentre è giunto all'ottavo giorno il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco impegnati ad Ischia nella ricerca dell'ultima donna dispersa  a seguito della frana dal monte Epomeo che ha interessato e travolto alcune abitazioni di Casamicciola Terme, senza che la pioggia della scorsa notte abbia fortunatamente causato nuove frane, in queste ore una nuova ondata di maltempo ha causato gravi danni in provincia di Roma, nel messinese, in provincia di Catanzaro e adesso sta interessando il Salento.

Nel Lazio, la pioggia che è caduta su Roma e provincia ha causato oltre 250 interventi dei Vigili del fuoco per allagamenti e soccorsi ad automobilisti in difficoltà nella capitale, nelle zone del sottopasso di via Appia Nuova, via Prenestina, via Tuscolana e via Tiburtina.

Nella Sicilia nord-orientale, già dal primo pomeriggio di ieri, sono stati 150 gli interventi dei Vigili del fuoco per allagamenti e soccorsi ad automobilisti in difficoltà, principalmente nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. Per non farsi mancar nulla, la stessa area della Sicilia nelle prime ore del mattino è stata interessata - per fortuna in modo lieve - da una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 il cui epicentro è stato individuato dall'Ingv nei pressi delle isole Eolie.

Nelle ore successive, l'area depressionari si è spostata verso est interessando Catanzaro e provincia. Così ha descritto l'evento il primo cittadino del capoluogo calabrese, Nicola Fiorita:

«È stata una notte di grande trepidazione e di grande angoscia. La bomba d’acqua che ha colpito la nostra città non era stata prevista da nessun bollettino meteorologico e non era stata preceduta da nessuna allerta. Appena giunte le segnalazioni di allagamento la macchina comunale si è messa immediatamente in moto e voglio ringraziare la Protezione civile regionale Polizia Locale, i dirigenti comunali, i nostri operai, la Protezione Civile Comunale, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’ordine e tutti coloro che si sono prodigati a prestare soccorso ai tanti automobilisti rimasti bloccati nelle strade e ai tanti cittadini che hanno subito l’allagamento delle proprie abitazioni.La furia e la rapidità degli eventi non hanno consentito di soccorrere tutti nell’immediatezza ma solo grazie alla velocità della risposta si sono evitati guai peggiori. In questo momento, alcune imprese chiamate dal Comune stanno provvedendo alla messa in sicurezza della zona di viale Crotone e alla ripulitura dei detriti e del fango.In stretto collegamento con la Protezione civile regionale stiamo elaborando un piano di interventi prioritari- da Giovino a Runci passando per tante altre situazioni- che ci consentirà di ripristinare la normalità in tempo speriamo rapidi.Quello che è accaduto, per fortuna senza conseguenze drammatiche, dimostra che il sistema di allerta non funziona e l’unico modo di non farsi trovare impreparati da eventi estremi e imprevedibili è quello della prevenzione su cui in questi mesi abbiamo puntato risorse ed energie. E se cui, nei prossimi anni, vogliamo investire in maniera costante e programmata. Già oggi stesso chiederemo che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale».

Adesso l'ondata di maltempo sta interessando il Salento, dove una tromba d’aria e le forti piogge stanno causando problemi in numerosi Comuni della provincia di Lecce, dove alcuni alberi sono caduti su case e auto in sosta, risultano abbattuti pali dell’elettricità e allagati numerosi scantinati.