L'approccio sempre più aggressivo da parte delle banche centrali sta provocando un calo diffuso delle quotazioni dell'oro, con il metallo prezioso che, infatti, risente dell'aumento dei rendimenti obbligazionari provocato dal rialzo dei tassi di interesse da parte degli istituti centrali, a partire da quelli decretati dalla Fed che hanno portato anche ad aumentare la valutazione del dollaro.

La quotazione dell'oro si aggira attorno a quota 1.850 dollari l'oncia, in diminuzione del 6% rispetto ai massimi di aprile.