Il 25 aprile è la festa della liberazione. Era il 25 aprile 1945 il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani proclamò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, dando l'ordine a tutte le forze partigiane del Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo loro la resa.

Le istituzioni, tramite i suoi rappresentanti, hanno reso omaggio alla giornata con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che è andato all’Altare della Patria e al mausoleo delle Fosse Ardeatine deponendo una corona d’alloro a nome del Governo.

Lo stesso dicasi per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è recato a Carpi, dove ha affermato che «il popolo italiano seppe reagire alla barbarie. Recuperò gli ideali di libertà, di indipendenza, di solidarietà e di fratellanza.»

È stato anche il 25 aprile dell'ANPI che ha ricordato che questa è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro.

"Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale. Festeggiamo la Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione. Quello straordinario lavoro di concordia e responsabilità che condusse alla scrittura delle regole e della sostanza democratica della vita collettiva. Principi e valori realizzati solo in parte se guardiamo alla situazione complessiva dell'Italia dove un diritto elementare, come quello al lavoro, in particolare per i giovani, è disatteso, dove l'attuale modo di far politica per lo più allontana, invece di stimolare e promuovere la partecipazione popolare, dove l'orizzonte antifascista non è ancora pienamente patrimonio dello Stato in ogni sua espressione.

Dobbiamo essere uniti e tanti. A trasmetterci la voglia di essere parte attiva dell'irrimandabile processo di attuazione integrale della Costituzione, di contrasto ai troppi neofascismi che impazzano nelle strade e per il web illudendo una parte delle giovani generazioni, di costruzione di una diffusa e forte cultura del dialogo, della solidarietà, della pace.

Dobbiamo darci appuntamento per tutti i giorni a venire. Il 25 aprile rappresenti un impegno quotidiano a sentirci una comunità in marcia verso una democrazia realizzata fino in fondo."

Ma oltre alle manifestazioni di unione ci sono state anche quelle di divisione, tra cui spicca quella della comunità ebraica romana. Una ripicca per evitare di incrociare le bandiere palestinesi, che rappresentano per gli ebrei romani il nemico, perché più di 70 anni fa il muftì di Gerusalemme Amin al-Husseini si alleò con Hitler. Ma allora che cosa dovrebbero dire gli ebrei romani degli italiani e dei tedeschi? Non fecero di peggio?

Evidentemente, per la comunità ebraica l'ANPI rappresenta la sinistra, mentre la loro collocazione politica è sbilanciata a destra. Quindi si sono ritrovati a celebrare il 25 aprile da soli, in poche decine di persone, con il supporto di politici di centro destra, tra cui Brunetta, Casini, Cicchitto, Orfini e Maria Elena Boschi in rappresentanza del Governo.

E tra le manifestazioni contro, vi è stata pure quella della Lega Nord che si è ritrovata al Palaolimpia di Verona per una manifestazione intitolata La difesa è sempre legittima, e che è finita per essere una specie di raduno politico per sponsorizzare i candidati delle prossime ammnistrative a Verona, uno spot per il referendum su una maggiore autonomia per il Nord che si voterà in Lombardia e Veneto ad ottobre ed uno spot pro Salvini che un cartello affisso dietro il palco lo invocava come prossimo Premier.

Facendosi anticipare dsi soliti slogan, tra cui anche un Roma Ladrona del presidente della regione Lombardia Maroni - presente alla manifestazione insieme a quello della regione Veneto, Zaia -, Salvini ha concluso la manifestazione parlando contro l'Europa paragonata all'URSS di qualche anno fa, contro l'immigrazione e chi la sostiene, a favore della Le Pen, a favore del populismo, ... insomma, i soliti argomenti.

Ma oggi era il 25 aprile, la festa della liberazione!