Sui mercati finanziari si sta concretizzando uno scenario che non si era mai visto. L'euro è scivolato sotto la parità con il dollaro, come non succedeva da quando venne introdotto vent'anni fa. Questa situazione comporta inevitabili conseguenze, che possono essere tanto positive quanto negative.

I vantaggi consistono nel poter esportare con più facilità i propri prodotti verso quei Paesi che acquistano tramite il biglietto verde, perché i prodotti risultano più economici.

Questo è positivo perché gli Stati Uniti sono il terzo Paese di sbocco del nostro export, per un valore di 61 miliardi di dollari (specialmente nei settori meccanica, moda, accessori e agroalimentare). Ma va ricordato anche che un’inflazione così elevata come in questo periodo può sterilizzare questo beneficio.

Sull'altro fronte, le importazioni costano però notevolmente di più: dai prodotti hi-tech al petrolio, visto che la quotazione del barile è da sempre fatta con il biglietto verde.