#allegriout continua ad essere in tendenza su Twitter da ieri sera, dopo il 2-1 subito in casa dalla Juventus ad opera del Benfica, causando per i bianconeri la seconda sconfitta consecutiva nella massima competizione europea. Così, nella classifica del Gruppo H, la squadra di Allegri si trova a zero punti, terza per una migliore differenza reti, insieme agli sconosciuti israeliani del Maccabi Haifa. Umiliante.

La partita per la Juventus era iniziata benissimo, dato che solo dopo 4 minuti Arkadiusz Milik va in rete con un colpo di testa su punizione di Leandro Paredes. La squadra sembra in partita, ma il Benfica non molla, resiste, riesce a contenere gli avversari e allo scadere dei primi 45' minuti si riporta in parità per un rigore assegnato dopo un pestone in area di Fabio Miretti ai danni di Rafa Silva. João Mário trasforma da dischetto. Nella ripresa, la Juventus non dà segni di vita e la formazione portoghese segna il gol decisivo con David Neres, sfiorando più volte il 3-1, evitato solo dai miracoli di Perin.

Questo il commento di Allegri nel dopo partita:

«Ci sono poche spiegazioni da dare: siamo crollati psicologicamente dopo il 2-1. Adesso dobbiamo solo lavorare, fare un passo alla volta, il calcio ti dà sempre la possibilità di rialzarti; questi momenti nel calcio capitano, dobbiamo affrontare tutto con lucidità e serenità sapendo che non possiamo perdere due gare di fila in Champions. I motivi? Possono essere tanti, ora ha poco senso parlare dei problemi che ci sono perché dobbiamo trovare una soluzione, giocando tra 4 giorni. Bisogna dire che è un momento delicato in Champions, perché abbiamo perso due partite di fila e non mi era ma successo in 10 anni. Adesso è complicato, ma non ancora compromesso. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, tutti noi dobbiamo fare qualcosa in più: non strafare ma fare. I fischi sono giusti, perché abbiamo perso in casa. I tifosi sono stati straordinari, perché ci hanno sostenuto fino alla fine».

Dichiarazioni che non hanno soddisfatto i tifosi e, forse, neppure la dirigenza, per cui, se nel prossimo turno di campionato i bianconeri dovessero sfigurare anche contro il Monza, è quasi certo che l'avventura di Allegri alla Juventus non potrà che concludersi in anticipo.

Oltre a questo, sembra che neppure i suoi giocatori lo stiano seguendo, come dimostra il siparietto tra Arkadiusz Milik e Angel Di Maria, mandato in campo nella ripresa, in cui l'argentino, visibilmente deluso, chiede al compagno "por qué?", in relazione alla decisione del tecnico di sostituire il centravanti polacco, che stava facendo un'ottima partita, mentre la squadra era in svantaggio. 



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