Fondazione Cineteca Italiana, Medicinema Italia Onlus, Centro di Neuropsicologia Cognitiva ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e Istituto Don Gnocchi si sono riunite per dar vita alla sperimentazione di un nuovo progetto, il CIACK, ossia Curarsi Insieme Attraverso il Cinema Kreativo.

In che modo? Facendo un uso innovativo del materiale filmico d'archivio, come strumento di cura alla memoria e di assistenza al malato. Specifici montaggi di immagini con accompagnamento musicale rivelano uno straordinario potere terapeutico.

In tal modo, oltre a conservare e valorizzare il patrimonio filmico, Fondazione Cineteca Italiana contribuisce a sostenere le persone che nel contesto familiare assistono il malato (caregivers) dal fardello psicologico dato dall'assistenza alle persone affette da patologie con deterioramento cognitivo (Alzheimer) attraverso la visione di varie tipologie di filmati provenienti dai propri archivi, montati secondo una logica tematica orientata verso il benessere.

Assurdo? Per nulla! Infatti, in base a ricerche scientifiche, è emerso che la terapia di sollievo con l’utilizzo del cinema e della cultura permette di formulare un percorso psicologico di supporto alla malattia, con ricaduta positiva sulle persone beneficiarie. E’ da queste sperimentazioni che prende spunto il progetto CIACK focalizzandosi in questo caso sulle malattie neurologiche, in particolare sul morbo di Alzheimer. Solo in Italia infatti circa 700.000 persone devono convivere con questa patologia e ogni anno sono circa 8.000 i nuovi casi stimati.

Il cinema è un giacimento di memorie di valore inestimabile e l’utilizzo del patrimonio filmico con finalità curative è un passo davvero importante.

La prima fase del progetto CIACK prevede la collaborazione di 50 volontari, selezionati da Fondazione Cineteca Italiana, che parteciperanno a 3 appuntamenti a partire dal 12 ottobre 2018 presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema.

Ad ogni incontro sarà richiesto ai volontari di visionare circa 75 minuti di filmati d'archivio e compilare un questionario qualitativo redatto dal Centro di Neuropsicologia Cognitiva ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, volto a comprendere le reazioni scaturite dalla visione dei montaggi nel pubblico.