Esteri

Pioggia di droni iraniani su Kiev, ma Teheran nega di averli forniti alla Russia

Secondo le autorità ucraine, il numero ufficiale di droni kamikaze abbattuti da quando la scorsa notte è iniziato l'ultimo attacco russo su Kiev è salito a 37. Ventisei, quelli abbattuti durante la notte, finora 11 quelli abbattuti durante le ore del giorno dai caccia e dalla contraerea ucraina. Sono 43 quelli - in totale - lanciati fino a questo pomeriggio.

I droni utilizzati dai russi sono Shahed-136 di fabbricazione iraniana. L'Iran, però, nega di aver fornito tale arma alla Russia. Lo ha fatto con una dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanaani, che alla Reuters ha detto che Teheran non ha dato armi a nessuno dei Paesi in guerra.

Quel che però le immagini di questa mattina da Kiev mostrano sono quelle di droni kamikaze esattamente identici agli Shahed 136 sviluppati da Hesa, che hanno un raggio d'azione di circa 2.500 Km.

E reali sono i danni causati da quei droni, anche a residenze civili, tanto da provocare la morte  - finora - di almeno 4 persone, tra cui quella di una donna incinta di 6 mesi.

Ma quelli su Kiev non sono stati oggi gli unici bombardamenti. La Russia ha anche lanciato diversi attacchi sul centro di Odessa, nell'area nord-orientale dell'Oblast di Sumy e in quella centrale dell'Oblast di Dnipropetrovsk. Ancora incerto il numero complessivo delle vittime. A Sumy ne sono state comunque registrate tre.

In una dichiarazione di questa mattina, Zelensky ha affermato: "I nemici possono attaccare le nostre città, ma non ci spezzeranno. ... Per tutta la notte e tutta la mattina, il nemico ha terrorizzato i civili. Droni e missili kamikaze stanno attaccando tutta l'Ucraina. ... Gli occupanti riceveranno solo una giusta punizione e una condanna dalle generazioni future. E noi otterremo la nostra vittoria".Sul fronte dei combattimenti, l'intelligence britannica quest'oggi ha fatto sapere che la Russia deve adesso affrontare ulteriori gravi problemi logistici nell'Ucraina meridionale, come dimostrerebbe una grande coda di camion in attesa, bloccata vicino al ponte di Kerch dopo l'esplosione che lo ha danneggiato l'8 ottobre.

"Le forze russe che operano nell'Ucraina meridionale stanno probabilmente aumentando il flusso di rifornimenti logistici via Mariupol nel tentativo di compensare la ridotta capacità del ponte di Kerch", ha riferito il ministero del Regno Unito.

Nel rapporto serale di domenica, Zelensky ha parlato di pesanti combattimenti vicino a Bakhmut e a Soledar, due località dell'oblast di Donetsk, molto vicine tra loro, ringraziando i propri militari di esser riusciti a mantenere le posizioni.

Lo stato maggiore ucraino ha aggiornato il bollettino delle perdite russe dal 24 febbraio, primo giorno dell'invasione: 65.320 soldati, 2.537 carri armati, 5.205 veicoli corazzati da combattimento, 3.969 veicoli e serbatoi di carburante, 1.599 sistemi di artiglieria, 366 sistemi di lancio multiplo di razzi, 187 sistemi di difesa aerea, 268 aeroplani, 242 elicotteri, 1.241 droni e 16 imbarcazioni.

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
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