In una presentazione via web, l'irrequieto e visionario Elon Musk stavolta ha messo da parte navi spaziali, auto elettriche e treni ipersonici per parlare di maiali. Per la precisione di una... porcellina, Gertrude, nel cui cervello è stato impiantato un chip delle dimensioni di una moneta, primo passo per creare un'interfaccia che possa far interagire il cervello direttamente con una qualsiasi macchina.
"Quello inserito nel cranio di Gertrude è un Fitbit con in più dei piccoli fili", così Musk ha decrittto il chip che è il primo passo compiuto dalla sua nuova start-up, Neuralink, per arrivare a far sì che persone con disabilità possano controllare telefoni o computer direttamente, utilizzando la loro mente, non escludendo neppure la possibilità di cura per persone afflitte da malattie come demenza e morbo di Parkinson.
Durante la presentazione, quando Gertrude ha iniziato ad annusarsi intorno e a mangiare, l'attività cerebrale, tracciata dal processore e trasmessa in modalità wireless, compariva su un grafico in tempo reale.
Il dispositivo in fase di svilupo da parte di Neuralink consiste in una minuscola sonda contenente più di 3.000 elettrodi collegati a fili flessibili più sottili di un capello umano, in grado di monitorare l'attività di 1.000 neuroni all'interno del cervello.
I dati registrati tramite le attività svolte da Gertrude dovrebbero consentire a Neuralink di comprendere come agisce il cervello e quali neuroni siano interessati nel comunicare determinate decisioni.