Marco Carra: cinghiali, meno danni all'agricoltura con la legge
Abbiamo votato a favore della legge sul contenimento dei danni causati dai cinghiali sul territorio e sulla gestione delle popolazioni di questa specie, approvata in commissione Agricoltura.
Regione Lombardia dovrà, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, predisporre la suddivisione del territorio lombardo in aree vocate (entro una certa denistà) e non vocate (dove la presenza deve tendere allo zero) alla presenza del cinghiale.
Successivamente si stabiliranno le modalità di controllo mediante piani di prelievo che, a seconda del territorio e della sua vocazione, saranno effettuati tramite controllo selettivo o prelievo venatorio.
Sono inoltre previsti indennizzi e contributi pre indennizzo danni con la compartecipazione degli ambiti di caccia, la valorizzazione della carne di cinghiale e viene anche normata l'attività di recupero degli ungulati feriti.
Tra le novità introdotte, è previsto che ambiti e comprensori alpini risarciscano fino al 50% i danni causati dai cinghiali nelle aree dove è consentita la caccia. Gli stessi comprensori avranno il compito di promuovere iniziative di prevenzione. Secondo Coldiretti, il conto totale dei danni in Lombardia negli ultimi 12 anni ha ormai superato i 17 milioni di euro, di cui 13 milioni per assalti ai campi e 4 milioni per schianti automobilistici.
Bisogna iniziare a mettere delle regole, soprattutto perché non possiamo permettere che il proliferare di questa specie danneggi la nostra agricoltura, che è il primo e più importante problema provocato dai cinghiali.
Avremmo tuttavia, apprezzato una norma più generale che inquadrasse la gestione faunistico-venatoria di tutti gli ungulati, ma sicuramente con la legge approvata siamo sulla strada giusta. Piuttosto, ci riserveremo di presentare emendamenti in Aula per migliorare ulteriormente il dispositivo.