In questi giorni, The Dark Side of the Moon non ha nulla a che vedere con il long palying dei Pink Floyd, uno dei pilastri della musica pop degli anni '70.

Infatti, l'espressione è riferita proprio al lato oscuro della Luna, quello nascosto agli occhi della Terra a causa della rotazione sincrona del nostro satellite, balzato agli onori della cronaca dopo lo sbarco di un lander cinese (Chang-e4) con a bordo un "rover" (Jade Rabbit 2) che ha il compito di effettuare esperimenti e indagini, sia morfologiche che mineralogiche.

Il radar del rover e la telecamera panoramica sono stati attivati e funzionano normalmente.

Il Jade Rabbit 2 è riuscito a trasmettere i dati alla Terra, con l'aiuto di un satellite che fa da staffetta e che, a sua volta, li ritrasmette al centro di controllo di Pechino.

La prima foto rilasciata dall'Agenzia Spaziale cinese il 3 gennaio ha mostrato che il rover si è fermato non lontano da dove giovedì è atterrata il Chang-e4, la prima navicella a farlo sul lato oscuro della luna.

Dopo aver sbarcato il rover utilizzando una rampa, la sonda spaziale ha "rilasciato" tre antenne radio a bassa frequenza da 5 metri (16 piedi), ha detto l'Agenzia spaziale cinese.

Gli scienziati ritengono che le osservazioni a bassa frequenza del cosmo dal lato oscuro della Luna, non raggiunto dai segnali radio provenienti dalla Terra, consentiranno di acquisire maggiori informazioni sia sulle origini del sistema solare che sulla nascita delle prime stelle dell'universo.

Inoltre, questa missione, oltre ad evidenziare le ambizioni della Cina in campo astronomico, è ulteriore dimostrazione dei grandi passi avanti compiuti da Pechino negli ultimi 15 anni per recuperare il ritardo nei confronti da Stati Uniti e Russia in questo settore.