Quali saranno i provvedimenti inseriti nella prossima legge di Bilancio è ormai argomento che da alcuni giorni si ripete ossessivo sui media. Il motivo, però, non è dovuto tanto alla volontà da parte di chi si occupa di informazione di voler comunque parlar male dell'attuale Governo, quanto all'incapacità di quest'ultimo di poter dare delle risposte credibili e conclusive relative a temi che gli stessi componenti di Lega e 5 Stelle hanno sollevato.

Infatti, sono stati Salvini, Di Maio e i loro cortigiani a dichiarare che nella manovra da approvare sarebbero state inserite le promesse da loro fatte durante la campagna elettorale.

In seguito a tale annuncio, periodicamente sono state formulate delle ipotesi in relazione alle coperture necessarie a finanziare tali provvedimenti. Un fatto tecnico, che altrimenti impedirebbe al presidente della Repubblica l'approvazione del bilancio 2019.

Da parte degli interessati - cioè da parte di coloro che avevano annunciato che reddito di cittadinanza, legge Fornero, flat tax, pace fiscale, aumento delle pensioni minime, clausole di salvaguardia dell'Iva... sarebbero divenuti realtà dal prossimo anno - non c'è mai stata però una dichiarazione su modalità di attuazione, costi, coperture.

Anzi, le due forze di Governo dopo aver ripetuto che tutto era a posto, senza far sapere o almeno accennare in che modo, hanno iniziato prima ad attaccare le opposizioni e i media indicandoli come nemici del popolo che si opponevano senza motivi validi al cambiamento... poi addirittura il loro stesso ministro dell'Economia cui è stato "ordinato" di far quadrare i conti e di mettere nero su bianco le promesse elettorali di Lega e 5 Stelle.

Ma a Di Maio e Salvini, il dubbio di aver promesso cose che non avrebbero potuto esser mantenute, è mai passato per la mente? A questo punto, è una domanda non del tutto scontata, visto che chi propone delle soluzioni di governo, dovrebbe prevederne anche le coperture.

Quindi, non è neppure illogico domandarsi se tutto ciò non sia altro che la diretta conseguenza di quella che potrebbe essere descritta come imbarazzante approssimazione o dilettantismo.

Un dubbio che pare essere confermato anche da altre dichiarazioni. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini continua a parlare del "sacrosanto diritto [per un cittadino] di difendersi all'interno della propria abitazione: se mi trovo in casa una persona armata e mascherata alle 3 di notte non sta a me capire se ha un'arma finta. Ho il diritto di difendermi senza se e senza ma. Disarmare e punire gli aggressori e difendere gli aggrediti.
Anche per ladri e rapinatori, la pacchia è finita!"

Se i migranti non sono più all'attenzione della cronaca, per Salvini è necessario dover dare in pasto ai propri "amici" qualcosa di nuovo su cui sfogare la loro "irruenza". Adesso la legittima difesa è il nuovo slogan. Il problema, però, è che lui di legittima difesa non può e non deve occuparsene, come gli ha ricordato anche ieri il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervistato in una trasmissione tv, ricordando a Salvini che non ha competenza in merito

Prima della formazione del Governo, Di Maio aveva detto che tra Lega e 5 Stelle non vi sarebbe stata alcuna alleanza, ma solo un contratto che avrebbe indicato i punti di un programma che avrebbero dovuto essere messi in pratica.

Però, alla prova dei fatti, entrambe le forze politiche vogliono dar vita alle loro promesse nello stesso momento ma senza che ci siano le risorse, entrambe vogliono intestarsi provvedimenti e decisioni al di là delle rispettive competenze... come dimostra, oltre alla legittima difesa, il fatto che Salvini continui a dire di aver chiuso i porti, quando la competenza al riguardo spetta ad un altro ministero.

Quando l'attuale Governo è stato costretto a prendere delle decisioni, o ha fatto confusione o ha rimandato ad altra data. La questione migranti risolta? Come testimoniato da un'inchiesta della trasmissione tv Carta Bianca, i tunisini da mesi continuano a sbarcare sulle coste di Lampedusa o della Sicilia, utilizzando piccoli pescherecci. E ne sono sbarcati molti di più di quelli presi in ostaggio da Salvini sulla Diciotti! E l'Europa? Nonostante promesse e annunci, sulla gestione dell'accoglienza non è cambiato niente rispetto a quanto avveniva con i precedenti governi. E che dire dell'autocertificazione sui vaccini, tolta e poi rimessa.

A parte le promesse, ottimamente rivendute dalla propaganda social supportata dall'approssimazione di chi ne ha fatto indigestione affidandosi ai titoli senza leggere i contenuti, questo Governo non ha prodotto nulla di realmente concreto. E sembra anche incapace di farlo pure in futuro.