Cohen consegna nuovi documenti per dimostrare di aver mentito in passato in accordo con gli avvocati di Trump
È durata 8 ore l'ultima udienza di Michael Cohen, ex avvocato del presidente Donald Trump, alla Commissione di Intelligence della Camera dei Rappresentanti Usa.
Il presidente della Commissione, il democratico Adam Schiff, ha riassunto brevemente il contenuto della testimonianza avvenuta a porte chiuse, dichiarando ai giornalisti che Cohen ha consegnato nuovi documenti, che è disponibile a consegnarne altri e che l'udienza è stata "molto produttiva". Il presidente non ha però rivelato dettagli né in relazione ai documenti prodotti, né alle dichiarazioni di Cohen.
L'avvocato di Cohen, Lanny Davis, ha dichiarato che il suo cliente ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste in maniera sincera, accettando di fornire in futuro ulteriori informazioni, se necessario: "Cohen si è offerto di rispondere alle domande poste anche dai deputati repubblicani", ha aggiunto Davis.
Secondo alcune indiscrezioni, i documenti consegnati da Michael Cohen sono stati presentati per provare che una sua falsa dichiarazione consegnata al Congresso nel 2017 era stata redatta dagli avvocati del presidente.
La dichiarazione era relativa ad un progetto che riguardava la costruzione di una Trump Tower a Mosca. Nella sua precedente dichiarazione al Congresso Cohen aveva detto che quel progetto era stato abbandonato nel gennaio del 2016, mentre in realtà le trattative sarebbero andate avanti anche nei mesi seguenti.