Di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - SALERNO -

Forse è il caso di dire "Io speriamo che me la cavo": infatti non è possibile non far ripartire la scuola in presenza e senza dover accettare un minimo di rischio.

Inevitabilmente, considerando che molte delle raccomandazioni  saranno disattese, possiamo solo sperare che con un il senso civico di alcuni possa "limitare" la circolazione del coronavirus.

D'altra parte la prova del nove a mio giudizio non è collegata all'apertura delle scuole, quanto alle prime influenze o raffreddori  stagionali o bronco polmoniti.

Ci sarà panico per una febbre, a seguito della quale saranno prese misure drastiche. Fioccheranno le assenze degli studenti e anche dei professori. I medici che dovranno accertare la febbre e fare un certificato , i  medici di controllo che dovranno controllare il il personale delle scuole probabilmente non potranno neppure effettuare i controlli, si farà ricorso alle supplenze, ma si rischierà di non avere insegnanti a sufficienza, senza poter accorpare le classi a causa delle norme anti contagio...

Credo non esista una soluzione che possa soddisfare medicina, politica ed economia. Credo, ed è una opinione personale di medico, che qualunque decisione presa da qualsiasi gruppo di tecnici e scienziati, non possa non avere un grado di rischio non trascurabile.

Tra l'altro conosciamo ancora poco della Covid che, inevitabilmente, finirà per confondersi con le altre patologie respiratorie autunnali e invernali.

Purtroppo solo una terapia preventiva o antivirale mirata può sollevarci nel tempo da questi problemi.

Per il momento, "Io speriamo che me la cavo", facendo ricorso ad una buona dose di ottimismo e anche di fortuna...

Intanto, di seguito sono riportate le indicazioni per il ritorno a scuola in presenza di alunni e studenti.

Mascherina a scuola
Il personale scolastico è tenuto ad indossare la mascherina durante la permanenza a scuola. I docenti possono toglierla in classe, se gli studenti si avvicinano o durante l'intervallo devono rimetterla. In seguito alla nuova decisione del Comitato Tecnico Scientifico, invece gli alunni, a patto che si rispetti il metro statico, possono non indossare la mascherina durante la lezione. Le mascherine sono obbligatorie dai sei anni in su per tutti all'arrivo, all'uscita e per gli spostamenti dentro la scuola. Gli studenti possono indossare anche mascherine di stoffa.

Banchi singoli o innovativi Per garantire il distanziamento in classe sono stati ordinati dalle scuole banchi monoposto, utili anche per sostituire i vecchi banchi delle scuole a prescindere dalla pandemia. Alcune scuole hanno acquistato i banchi con i fondi ricevuti dal ministero dell'Istruzione, altre li hanno ordinati tramite il bando emanato dal commissario per l'emergenza Arcuri, altre ancora li hanno ordinati con entrambe le modalità. Con il bando della struttura per l'Emergenza Covid arriveranno 2,4 milioni di banchi entro fine ottobre. Gli istituti superiori hanno anche ordinato in alcuni casi i banchi innovativi.

Ingressi scaglionati Quando inizieranno le lezioni sono previsti ingressi scaglionati e doppi turni. Si tratta di una decisione che prenderanno le singole scuole in autonomia ma è una scelta consigliata dagli esperti per evitare assembramenti in ingresso e uscita dalla scuola.

TrasportiA bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato è consentita una capienza fino all'80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Ovviamente va tenuta la mascherina a bordo.

Misurazione della febbreCon più di 37.5° si sta a casa Gli studenti e il personale scolastico dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Nel caso in cui questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio. I genitori informano anche il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione per l'esecuzione del test. Al momento il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all'ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il personale, anche se in alcune regioni come la Campania, si stanno organizzando con termoscanner per la misurazione della temperatura. Per il Cts la misura è corretta ma rischia di creare assembramenti davanti agli istituti che ovviamente si vogliono evitare.

Didattica digitale integrata Gli insegnanti sono consapevoli che le lezioni potranno avvalersi anche di moduli da svolgere online. Ecco perché sono state emanate delle linee guida specifiche sulla didattica digitale integrata: il documento in questione contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi, capitalizzando l'esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In particolare, il Piano per la DDI dovrà essere adottato nelle secondarie di secondo grado anche in previsione della possibile adozione, a settembre, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall'infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti "qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti".