Il Commissario al Bilancio dell'Ue, il tedesco Guenther Oettinger è tornato a parlare dell'Italia e della decisione del nostro governo di opporsi all'approvazione del bilancio comunitario.

Lo ha fatto in un tweet pubblicato ieri sul proprio account in cui ha scritto che bloccare le trattative a tempo indeterminato sul bilancio europeo finirebbe per non essere nell'interesse di uno Stato membro.

Senza accordo, non ci sarebbero neppure i fondi per finanziare il controllo e la protezione dei confini dell'Europa. E il controllo delle frontiere è anche nell'interesse dell'Italia!


Successivamente, Oettinger ha rilasciato un'intervista al quotidiano Die Welt in cui, stavolta, ha minacciato anche sanzioni al nostro Paese, affermando che "tutti gli stati dell'Unione si sono assunti l'obbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti. Qualunque altra cosa sarebbe una violazione dei trattati, e ciò porterebbe ad emettere sanzioni."

Oettinger ha poi aggiunto che "l'Italia ha conquistato il nostro appoggio nell'affrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze. Posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue".

 

Successivamente,  è arrivata anche la replica del Governo, ma non dal premier Conte come sarebbe stato giuso attendersi, bensì dal ministro Di Maio, tramite una dichiarazione rilasciata all'Ansa, durante la sua visita in Egitto:

"Il commissario Oettinger continua ad esternare ogni giorno da quando gli abbiamo detto che non gli diamo i soldi. Non li abbiamo sentiti quando gli abbiamo chiesto una mano sull'immigrazione. Questo conferma che l'unica cosa che capisce questa Ue è quando cominci a toglierli i soldi. La nostra posizione sul veto al bilancio resta. Se poi nei prossimi giorni vorranno cominciare a riscoprire lo spirito di solidarietà con cui si era stata fondata l'Ue, allora ne parliamo.Per ora, l'unica cosa che posso dirle è che le dichiarazioni di questi giorni sono ancora più ipocrite perché non li avevamo sentiti su tutta la questione della Diciotti e adesso si fanno sentire solo perché hanno capito che non gli diamo più un euro.