Prosegue la diatriba tra il ministro dell'Interno e le forze "sovraniste" presenti in Parlamento.
In un'intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, Luciana Lamorgese ha parlato "dell'impegno del Viminale nella prevenzione delle possibili derive estremistiche delle tensioni sociali legate all'applicazione delle misure di contrasto al Covid-19, con l'intensificazione dei controlli e il monitoraggio costante del web. L'attenzione rimane alta, assicura il ministro, anche sul fronte antimafia, per intercettare i possibili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell'assegnazione dei fondi erogati per la crisi post-pandemia, sul fronte della prevenzione anti-terrorismo e su quello degli «attacchi violenti veicolati dalla rete»."
Inoltre, tra i i temi affrontati, vi è stato anche quello relativo alla gestione dei flussi migratori, definito "«fenomeno strutturale e non congiunturale» acuito dalla crisi economica, dall'instabilità politica in Nord-Africa e dalla crisi afghana, con il conseguente ulteriore innalzamento dell'attenzione, «anche con una maggiore condivisione delle informazioni a livello internazionale, verso tutti gli ambienti potenzialmente sensibili ai richiami delle organizzazioni terroristiche» mentre, in parallelo, «nell'ambito del negoziato del nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo, stiamo sostenendo la necessità e l'urgenza di un approccio coordinato e solidale, insieme a un grande piano economico per il Nord Africa, che sappia garantire il diritto dei richiedenti asilo ma anche la condivisione degli oneri tra tutti gli Stati»."
Naturalmente, le parole della Lamorgese non potevano convincere i sovranisti. La Meloni, che è all'opposizione, è giustificata. per nulla il suo "collega" alleato, Matteo Salvini, che con la Lega sostiene il Governo di cui il ministro fa parte, che ha commentato così l'intervista al Corriere:
"«Gli attacchi di Salvini un danno a tutto il governo». Mentre il ministro Lamorgese attaccava me sui giornali, ieri sera l'ennesimo finto profugo accoltellava 5 persone (a Rimini). Tra cui un bambino. Basta. Rave party abusivi, femminicidi, baby gang, accoltellatori: se il ministro Lamorgese è in grado di lavorare bene lo dimostri, altrimenti si faccia da parte."
Chissà che cosa avrebbe fatto Salvini al posto della Lamorgese... questo non lo spiega. In compenso ci ricordiamo che da ministro dell'Interno al Viminale lo hanno visto raramente, mentre è stato visto percorrere in lungo e in largo l'Italia per farsi propaganda e darsi da fare per ritardare lo sbarco di migranti che sono "comunque" sbarcati in Italia, dimenticandosi però di riportare gli sbarchi in autonomia che quotidianamente continuavano ad avvenire allora come adesso.