Un pomeriggio da dimenticare, quello del 3 agosto, per il Borgo più bello d’Italia sotto assedio dalle fiamme.  Intorno alle 14 e 30 il fuoco è divampato dalla contrada Nascarella, lungo la SS. 120, e complice il vento, in poco tempo, si è presentato alle porte del paese facendo scattare l’allarme tra gli abitanti ed anche i tanti turisti che stavano trascorrendo la giornata tra le vie del Borgo.

In pochi minuti il cielo terso è stato coperto dal fumo acre che ha invaso le vie e le viuzze del centro storico rendendo irrespirabile l’aria e creando apprensione in tutti. Le fiamme hanno lambito tutte le case che si affacciano sul costone roccioso fino alla chiesa di Loreto incendiando alcune finestre, compresa quella della Chiesa. Stessa situazione sul versante opposto, nella contrada Pinta, dove le lingue di fuoco hanno lambito alcuni palazzi creando panico nelle persone che hanno dovuto evacuare le abitazioni per ragioni di sicurezza. Un vero e proprio inferno che ha messo a dura prova i tanti che si sono prodigati per arginare le fiamme.

Solo quando sono arrivati i mezzi aerei, canadair ed elicottero, la situazione è andata via via migliorando fino allo spegnimento definitivo. Sul posto hanno lavorato alacremente fin da subito i volontari della protezione civile comunale, che hanno cercato di proteggere le abitazioni nella contrada Pinta e contrada Moncasi sotto la chiesa di Loreto, ai quali si sono aggiunti il personale antincendio della forestale, i volontari della Misericordia di Bompietro e della PAIM di Petralia Sottana, i carabinieri  e i vigili del fuoco che sono arrivati da Nicosia e da Palermo visto che i loro colleghi della stazione di Petralia Soprana erano già impegnati nella vicina Alimena dove un altro incendio doveva essere domato.

Il sindaco Pietro Macaluso ha seguito costantemente la situazione allertando tutti: uomini e mezzi aerei affinché intervenissero in tempi brevi per evitare il peggio.

 

“Fortunatamente non ci sono stati danni a persone – ha detto il sindaco Pietro Macaluso. Siamo amareggiati per quanto successo perché non è la prima volta che il nostro paese viene attaccato dalle fiamme. Negli anni passati dallo stesso punto sono partiti altri incendi che sono arrivati quasi alle porte di Petralia Soprana. Quello di oggi ci ha fatto preoccupare veramente perché ha messo a rischio l’incolumità delle persone che hanno dovuto evacuare le loro abitazioni. Fortunatamente l’intervento interforze di tanti ha scongiurato il peggio. Voglio ringraziare tutte le forze intervenute ed in particolare l’Ing. Calogero Foti che si è recato personalmente a Petralia Soprana e il dott. Filippo Principato che ha attivati i mezzi aerei.”

Domato l’incendio è iniziata la conta dei danni. Il paesaggio ha subito un’autentica ferita.

Smaltita la paura, questa mattina 6 agosto, il primo cittadino ha sentito il dovere di ringrazia uno per uno tutti coloro che non hanno lavorato alacremente per salvare Petralia Soprana ad iniziare dall’assessore al territorio l’onorevole Salvatore Cordaro e continuare con il dirigente del corpo forestale Dott. Filippo Principato, il direttore della protezione civile Ing. Calogero Foti, il Prefetto di Palermo Antonella De Miro, l’ENEL distribuzione, il distaccamento forestale di Petralia Sottana, il comando dei Carabinieri di Petralia Sottana e il comandante della stazione di Petralia Soprana, la Guardia di Finanza, i vigili del fuoco di Petralia Soprana, Palermo e Nicosia, i volontari della PAIM Onlus di Petralia Sottana e i volontari della Misericordia di Bompietro, la protezione civile comunale di Petralia Soprana e tutti i cittadini.

“Mi auguro – ha scritto il sindaco Macaluso – che la collaborazione dimostrata possa continuare per risanare le ferite ed anche per una azione di prevenzione”.