«MoVimento 5 Stelle ha sempre osteggiato il Jobs Act e lo rivendico con orgoglio. Con il Decreto Dignità abbiamo messo un freno precariato e la settimana scorsa abbiamo fatto ripartire la cassa integrazione in deroga per aiutare migliaia di famiglie italiane.

Domani andrò di persona a incontrare i rappresentanti di migliaia di lavoratori che rischiano di non avere più un futuro e insieme capiremo come affrontare questa situazione. Non saremo perfetti, ma di sicuro non siamo senza cuore. Queste persone meritano rispetto e hanno il diritto di essere ascoltati da chi governa.
Il MoVimento 5 Stelle e questo governo sono e saranno sempre vicini al popolo e questo non ce lo può togliere nessuno.»


Queste le parole di lunedì del ministro Di Maio, dopo che i sindacati sono andati sotto le sue finestre, al ministero dello Sviluppo, a ricordargli il problema, cioè che grazie al Jobs Act 140mila posti di lavoro sono a rischio solo nel settore metalmeccanico. Eppure il ministro questo problema avrebbe già dovuto conoscerlo.

Invece, ieri ecco che cosa ha detto:

«Oggi tutti i giornali si rendono conto dei casini che il Pd ha combinato con il Jobs Act perché presto scadrà la cassa integrazione per 140.000 operai. E' imbarazzante come cerchino di imputare al nostro governo la responsabilità di questo disastro. Addirittura dal primo titolo del Corriere della Sera sembra che lo stop alla cassa integrazione sia nella manovra. Ipocriti! Quando Renzi portava avanti la distruzione dei diritti dei lavoratori voi media eravate tutti lì ad osannarlo, e oggi che si vedono i risultati deleteri di quella riforma siete qui a dare la colpa a noi.

Anziché preoccuparsi di aiutare queste persone, ne ha affossato delle altre sdoganando il precariato a vita e abolendo i diritti fondamentali dei lavoratori. Hanno tolto la cassa integrazione per cessazione, hanno cancellato un anno di cassa integrazione ai lavoratori giustificando l’azione con sussidi di disoccupazione.

Peccato che quel sussidio arriverà solo una volta perso definitivamente il lavoro per cui ti sei magari impegnato per una vita. Anche questo è un effetto collaterale di quella folle riforma che è stata il Jobs Act: un incentivo a smettere di lavorare, un modo per dire ai cittadini che non sono più utili, un modo per umiliare le persone.

Il MoVimento 5 Stelle ha sempre osteggiato il Jobs Act e lo rivendico con orgoglio. Con il Decreto Dignità abbiamo messo un freno precariato e la settimana scorsa abbiamo fatto ripartire la cassa integrazione in deroga per aiutare migliaia di famiglie italiane.

Domani andrò di persona a incontrare i rappresentati di questi lavoratori che rischiano di non avere più un futuro e insieme capiremo come affrontare questa situazione. Non saremo perfetti, ma di sicuro non siamo senza cuore. Queste persone meritano rispetto e hanno il diritto di essere ascoltati da chi governa. Il MoVimento 5 Stelle e questo governo sono e saranno sempre vicini al popolo e questo non ce lo può togliere nessuno.»


Per l'appunto. Di Maio ha detto «domani andrò di persona a incontrare i rappresentati di questi lavoratori che rischiano di non avere più un futuro e insieme capiremo come affrontare questa situazione.»

Ma finora Di Maio non sapeva dell'esistenza del problema? Sembra di no, visto che solo da oggi cercherà di capire che cosa fare per risolvere il guaio. Ma se nel frattempo ha fatto credere agli italiani e ai lavoratori che i problemi dell'Italia fossero solo legati all'Air Force Renzi, ad Autostrade e ai migranti... e di questo non può certo dare la colpa ai giornali.