Nessuna sorpresa di rilievo è arrivata dalla Nuova Zelanda, dove la Banca Centrale ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base. Il nuovo livello del costo del denaro scende così al 4,75%.
La decisione dell'Istituto centrale trova giustificazione nella forte calo dell'inflazione nel secondo trimestre di quest'anno e nella necessità di dare stimoli all'economia neozelandese.
La mossa della banca centrale ha finito però per penalizzare il dollaro neozelandese, che è scivolato sui minimi di oltre un mese e mezzo rispetto all'omologo americano.