Politica

L'ennesima fregatura del governo Meloni: la bufala dei 3,7 miliardi di euro prelevati da banche e assicurazioni per finanziare la spesa sanitaria


"I 3,7 miliardi di euro che sarebbero stanziati per la Sanità nella manovra non sono una cifra sufficiente a colmare i gap esistenti rispetto all'Europa e proprio perchè le risorse restano limitate bisogna capire bene come verranno spese. Per quanto riguarda il personale medico, se la defiscalizzazione sull'indennità di specificità medica annunciata verrà realizzata in due tranche, allora per noi sarebbe una presa in giro".

È quanto detto all'Ansa da Pierino Di Silverio, segretario di Anaao Assomed, il maggiore sindacato dei medici ospedalieri, nel commentare la lengge di bilancio 2025. Silverio ha poi proseguito: "Il problema sta nel come verranno utilizzate queste risorse: se davvero, come è stato ipotizzato, l'intenzione è quella di dividere in due tranche successive la defiscalizzazione sugli stipendi dei medici, per noi sarebbe una vera presa in giro. Così, infatti, si posticiperebbe un aumento per lo stipendio dei medici che invece chiediamo quale segnale immediato da parte del governo, perché non c'è più tempo.
Siamo in un momento di emergenza ed il segnale al personale medico va dato ora: chiediamo la defiscalizzazione dal primo gennaio 2025. Inoltre, il governo avrebbe anche stanziato i fondi per il prossimo contratto di lavoro dei medici 2025-2027, e noi chiediamo un anticipo economico su questo contratto nella more di iniziare ancora la trattativa del contratto attuale 2022-2024 che scade a dicembre.I 3,7 mld sono comunque inferiori a quanto serve al sistema sanitario per recuperare il gap e le criticità attuali; a maggior ragione occorre, dunque, occorre spenderli bene. Ci auguriamo che non siano soldi destinati ai privati ma, bensì, alla riorganizzazione della medicina territoriale e ospedaliera. E' indubbio che siamo in un momento economico drammatico ma il gap nella sanità, se non si stanziano fondi adeguati, è destinato ad aggravarsi sempre di più.  Tassiamo pertanto le sigarette e l'alcol, come chiediamo da tempo e come anche di recente ha chiesto l'associazione italiana di oncologia medica Aiom. In questo modo si potrebbero reperire fondi consistenti da destinare proprio alla sanità, anche considerando il fatto che siamo il Paese dove le sigarette costano meno. Insomma, si smetta di favorire le lobby, come dimostra anche la misura che sarebbe contenuta in questa manovra e che faciliterebbe invece la rivendita di tabacco, e di dia invece un segnale chiaro ai cittadini". 

In conclusione, Silverio ha ricordato di essere ancora in attesa della convocazione del ministro per discutere, come più volte richiesto dal sindacato, la nuova legge di bilancio. E quello che ha detto all'Ansa, il segretario di Anaao Anaao Assomed lo ha ribadito anche all'Adnkronos: "Se fossero confermate le indiscrezioni uscite sulla manovra che riguardano la defiscalizzazione della specificità non ci appare chiaro come arriverà. E ci sembrano pochi spiccioli. Se fosse divisa in due tranche e dovesse partire dal prossimo contratto sarebbe una presa in giro. Ricordiamo che il contratto 2022-2025 dobbiamo ancora iniziare a discuterlo. Noi invece ci auguriamo che la defiscalizzazione arrivi subito come richiesto e chiediamo che i soldi stanziati per il contratto 2025-2027 vengano anticipati per poi lasciare da discutere solo la parte normativa". 

Sono state sufficienti meno di 24 ore, perché uno dei fiori all'occhiello della legge di bilancio 2025 - i soldi alla sanità - venisse bocciato da uno dei più importanti sindacati dei medici, definendo il finanziamento "insufficiente".

Ma c'è un'altra considerazione da fare sui tre miliardi e mezzo di euro destinati a finanziare la sanità, che provengono da banche e assicurazioni. Infatti, il loro contributo si può banalmente riassumere come un anticipo, un prestito, su ciò che avrebbero dovuto comunque pagare. 

Così, il contributo delle banche si limiterà a una sospensione per il 2025 e 2026 delle deduzioni fiscali di cui godono per effetto delle imposte differite attive che hanno a bilancio. Le assicurazioni dovranno pagare annualmente, invece che alla scadenza, le imposte di bollo sulle polizze che sono di fatto prodotti di investimento e non polizze vita vere e proprie. C'è poi da aggiungere il contributo che arriverà dal "differimento" della deduzione riconosciuta alle imprese quando assegnano ai manager pacchetti di stock option: potranno utilizzarla solo al momento dell'effettiva assegnazione della partecipazione.

All'ennesima farsa di Meloni & Co. va aggiunto anche il fatto che per il 2025 il sistema sanitario nazionale potrà contare solamente su risorse aggiuntive pari allo 0,040% del Pil, circa 840 milioni. L'incremento di cui parla il governo – valutabile nei rimanenti oltre tre miliardi – è relativo invece al 2026, anno a cui si saranno sommate "anche" le liste d'attesa del 2025.

Nonostante questa debacle, smascherata nel giro di 12 ore, ecco che cosa hanno avuto il coraggio di dire Salavini...

e Meloni: "Oggi, in Consiglio dei Ministri, abbiamo varato la legge di bilancio, un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra Nazione.Come avevamo promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Inoltre, rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti. Con questo Governo, l’Italia guarda al futuro con una legge di bilancio che mette al primo posto il lavoro e il benessere degli italiani".

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Politica
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