La settimana che è appena finita non ha regalato soddisfazioni ai trader che abbiano puntato sul rialzo del petrolio. Malgrado la ripresa economica globale sia un fattore fortemente rialzista per il mercato, il prezzo di Brent e WTI negi ultimi sette giorni è calato sensibilmente, con le quotazioni di Brent e WTI scivolate rispettivamente a 65 e 62 dollari al barile. Venerdì, a metà giornata erano addirittura inferiore di 2-3 dollari rispetto al prezzo di chiusura.
Il motivo che spiega l'attuale andamento del prezzo del greggio, nonostante la ripresa economica globale che è un fatto di spinta per il mercato petrolifero, è il fattore Iran a pesare.
Le aperture al dialogo tra Washington e Teheran su un nuovo accordo relativo al nucleare, fanno ritenere che avrebbero come conseguenza la revoca delle sanzioni contro l'Iran, con il risultato che sui mercati ritornerebbe ad essere disponibile anche il petrolio iraniano, fattore che finirebbe per abbassare ulteriormente il prezzo del greggio.
Infine, in molti stanno iniziando a chiedersi che ripercussioni potrà avere la variante indiana del Covid, e non solo in India, visto che nel Regno Unito vi è stato un primo timido accenno ad un'inversione di tendenza nel numero di nuovi contagi nelle ultime 24 ore.