Mentre riparte la trattativa tra sindacati e azienda relativa alla proroga della cassa integrazione per i dipendenti Alitalia, che scade il prossimo 30 aprile, in una intervista a Repubblica, il ministro dello Sviluppo (in carica), Carlo Calenda, in una intervista a Repubblica è tornato a parlare della vendita della compagnia aerea.

Secondo Calenda, «i commissari hanno fatto un buon lavoro, anche se Alitalia rimane fragile e ha bisogno di un partner.

È possibile lavorare sulle offerte e arrivare a una soluzione strutturale che non costi più ai cittadini. Ma c’è bisogno del nuovo Governo altrimenti gli investitori non compreranno. Per questo faremo il decreto di spostamento dei termini della vendita.»

Secondo alcune anticipazioni la nuova data potrebbe essere a fine ottobre, con la scadenza della cassa integrazione, secondo altre, il decreto del governo potrebbe invece prorogarla addirittura a fine anno.

Le ultime offerte, arrivate il 10 aprile scorso, vedono in corsa Lufthansa, Wizz Air ed EasyJet, quest'ultima in un consorzio di cui farebbero parte il Fondo Usa Cerberus e la linea aerea statunitense Delta Airlines.

Per il ministro Calenda, l’offerta presentata da Lufthansa sarebbe «quella più promettente», facendo segnare «passi avanti concreti in termini di rotte e di personale».

Lufthansa avrebbe allargato gli asset Alitalia da acquistare, riducendo pertanto il numero degli esuberi, che diminuirebbero pertanto del 30 per cento, mentre i dipendenti addetti al volo che dovrebbero essere risparmiati dai tagli salirebbero a 6mila.

In ogni caso, gli esuberi ci saranno comunque e, quasi certamente anche per tale motivo, Calenda vuole che della trattativa sia il nuovo governo ad occuparsene.