Dopo 16 anni i rossoneri tornano a disputare una semifinale di Champions League
È finito in parità il ritorno dei quarti di Champions tra Napoli e Milan, 1-1 i risultato al Maradona. Pertanto, grazie all'1-0 dell'andata, dopo 16 anni i rossoneri tornano a disputare una semifinale di Champions League.
Difficile dire se il risultato sia giuso o meno, in relazione a quanto visto nella partita di ieri. Se invece lo giudichiamo nel complesso, il passaggio del turno dei rossoneri è ampiamente giustificato.
La squadra di Spalletti ha fatto la partita nei primi venti minuti di gioco, ma senza creare occasioni "decisive". Il Milan poi ottiene un rigore per un fallo di Mario Rui che nella propria area travolge Leao. Giroud, però, si fa parare il tiro da Meret ed il risultato rimane in parità.
Parentesi per una polemica nata sul non intervento del Var che non avrebbe fatto ribattere il rigore perché Juan Jesus, che poi ha buttato in angolo la palla respinta dal suo portiere, sarebbe entrato in area prima che Giroud calciasse. È vero, ma questo solo quando chi ha un ruolo attivo sull'esito del rigore tocca l'area con il corpo. Il piede di Juan Jesus era invece in aria al momento della battuta.
L'episodio del rigore dà fiducia al Milan e il Napoli inizia a stentare. Al 28' Giroud sbaglia ancora un'occasione a tu per tu col portiere, ma al 43' i rossoneri passano in vantaggio. Leao ruba palla a Ndombélé nella sua metà campo e si fa 70 metri palla al piede seminando un paio di avversari che neppure riescono a fare fallo. arrivato in area passa la palla a Giroud che la gira in rete. È il gol dell'1-0.
Per la cronaca va però segnalato un rigore non concesso al Napoli su un intervento falloso ai danni di Lozano. L'arbitro poteva anche non vederlo, ma al Var il fallo è evidente ed è incomprensibile perché il direttore di gara non sia stato richiamato a valutare l'azione al monitor in campo.
Nella ripresa il Napoli, come si dice in casi simili, getta il cuore oltre l'ostacolo, ma senza rendersi troppo pericoloso. In un paio di occasioni Kvaratskhelia riesce a liberarsi per il tiro, ma spedisce alto. Inoltre, ad Osimhen nessuno riesce a servire una palla giocabile. L'occasione per gli azzurri arriva però all'82' con un rigore che però Kvaratskhelia si fa parare in corner da Maignan.
Il Napoli non demorde e a 2 minuti dal fischio finale arriva il gol del pari con Osimhen che di testa, in mischia su cross da calcio d'angolo di Raspadori dalla destra, riesce a mettere in rete la prima palla giocabile che gli è arrivata a tiro. Il gol però non pareggia il risultato dell'andata, con il Milan che va in semifinale dove ha buone possibilità di sfidare l'Inter in un derby della madonnina da Champions!
Nell'altro incontro di giornata, il Real di Ancelotti anche a Londra supera il Chelsea per 2-0, lo stesso risultato dell'andata e attende di conoscere l'avversario tra Manchester City e Bayern con cui dovrà contendersi la finale.
Così Spalletti ha commentato la prova dei suoi:
"Complimenti al Milan, ma complimenti anche al Napoli per lo straordinario percorso Champions che abbiamo condotto. Se guardiamo il computo generale delle due partite, siamo sempre stati noi a fare la gara. Purtroppo siamo arrivati a questo appuntamento con calciatori infortunati e debilitati dagli impegni delle Nazionali. Alcuni uomini sono giunti a questo punto con il fiato corto, a cominciare da Osimhen che veniva da 20 giorni di stop. Certo che però, due mezzi falli tattici che non abbiamo commesso tra andata e ritorno, ci sono costati la qualificazione.Ci dispiace esserci fermati ai quarti, ma abbiamo condotto una Champions di grandissimo livello e anche stasera abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo pagato un po' di ingenuità, di inesperienza nel leggere i momenti del match. Siamo stati ingenui.Sul rigore non dato a Lozano... E' un fallo netto, nettissimo. L'intervento di Leao gli gira la caviglia, è un rigore che non si può non dare, bastava rivederlo al Var. Stasera ci manca un rigorissimo che non ci hanno concesso.In questo momento sono inconsolabile, ma lo scudetto può farci dimenticare questa serata e darci la giusta felicità che meritiamo. Voglio bene ai miei ragazzi e dico a tutti che quest'anno sono stati eccezionali".
Tutt'altro spirito quello di Pioli:
"Quando vivi queste serate puoi essere la persona più felice del mondo o quella più delusa - dice - Per nostra fortuna è andata nel verso giusto e siamo contenti e soddisfatti. Un gradino alla volta stiamo crescendo tanto, è una grande soddisfazione per noi che conosciamo il nostro percorso, per il club e soprattutto per i tifosi che ci hanno aiutato a superare i momenti difficili.Il Napoli ha giocato una grande partita. Abbiamo scelto di difendere un po' più bassi e con sacrificio abbiamo provato a passare questo turno. Ero sicuro giocasse Politano con Osimhen, Theo preferisce giocatori un po' meno rapidi. Abbiamo tenuto i centrali un po' più bloccati, ma era una scelta per rimanere in superiorità numerica con Osimhen, abbiamo concesso le corsie ma in area abbiamo difeso molto bene. In questo momento sappiamo che siamo forti dentro al campo, ma è anche vero che sugli esterni giochiamo con due offensivi che non hanno nella fase di non possesso il loro punto di forza. Nel primo tempo siamo andati benissimo, poi ci siamo un po' adagiati, abbiamo gestito poco. Raccolgo l'eredità di Sacchi, Capello e Ancelotti? Loro sono dei miti, io non sono giovane e non sono al loro livello. Proviamo a salire un piano alla volta".