Giovedì gli indici delle borse americane hanno chiuso con pesanti ribassi nell'ordine del 3,5%. Venerdì le piazze asiatiche hanno seguito il trend e, pertanto, venerdì, le borse europee non potevano non seguire la scia di vendite che in mattinata ha portato Piazza Affari (in linea con gli altri mercati finanziari) a far registrare ribassi oltre il 3%.

Tutto è legato al diffondersi del coronavirus e all'arrendersi all'evidenza  che questa epidemia ha ormai colpito tutta Europa, con conseguenze economiche che è facile prevedere e che stanno deprimendo, da giorni, tutti i mercati, con importanti arretramenti del valore complessivo degli indici che in un settimana hanno bruciato i guadagni di un anno.

E che i guai per l'economia sono da considerarsi lo dimostra il crollo del prezzo del petrolio per la scarsità di domanda, con il Brent (il greggio europeo) che nella mattina divenerd quota al di sotto dei 49 dollari, mentre il WTI, il greggio americano, è sotto la soglia dei 45 dollari.