"Il discorso del Papa durante la veglia di sabato sera e l'omelia nella Messa di domenica sono due vere bombe atomiche sganciate sul regime globale del pensiero unico omologato. Parole veramente rivoluzionarie in questa società che ci vuole sempre più liquidi, anonimi, virtuali. Parole che trasformano la resistenza in contrattacco. Da Cracovia arriva il consiglio di smetterla di amplificare solo quello che i media vogliono che sia amplificato per far cassa. Vi stanno fregando tutti. Salite sul Sicomoro, si vede e sente meglio. Molto meglio..."
Per questo mi sembra importante sottolineare questo messaggio del discorso del papa: "Mi dirai: Padre, ma io sono molto limitato, sono peccatore, cosa posso fare? Quando il Signore ci chiama non pensa a ciò che siamo, a ciò che eravamo, a ciò che abbiamo fatto o smesso di fare. Al contrario: nel momento in cui ci chiama, Egli sta guardando tutto quello che potremmo fare, tutto l’amore che siamo capaci di contagiare. Lui scommette sempre sul futuro, sul domani. Gesù ti proietta all’orizzonte, mai al museo."
Stiamo attaccati a chi non ci giudica, ma ci ama, ama il nostro destino e lo stare insieme ci proietta sempre in avanti, cioè ci fa fare dei passi, ci fa crescere, mentre il potere vuole sempre renderci più debole per poterci dominare.